Madrid - Il Congresso spagnolo ha dato la fiducia al Governo di minoranza del popolare Mariano Rajoy, che ha ottenuto 170 voti su 350 deputati. I no sono stati 111, le astensioni 68.
Il gruppo socialista conta su 84 seggi: non tutti hanno quindi seguito la linea dell'astensione, decisa dal Psoe dopo l'estromissione dell'ex leader Pedro Sanchez, contrario ad ogni intesa con Rajoy, tanto da dimettersi da deputato pur di non votargli la fiducia. Con i 137 deputati popolari hanno votato la fiducia anche i liberali di Ciudadanos.
La fiducia a Rajoy giunge dopo 10 mesi di paralisi politica. Le elezioni politiche di dicembre, ripetute a giugno, non hanno dato la maggioranza assoluta a Rajoy, neppure con gli alleati di Ciudadanos. Lo stallo si è sbloccato all'inizio di ottobre, quando un comitato federale lacerante del Psoe ha allontanato Sanchez con 139 delegati a favore e 96 contrari.
Le dimissioni di Sanchez da leader del Psoe hanno mutato la linea del partito: dal 'no es no' all'astensione. Rajoy, 61 anni, è premier della Spagna dal 2011. Negli anni Novanta fu ministro con Aznar, dal 2000 vicepremier. Nel 2004 fu nominato Segretario del Partito Popolare. Nel 2011, dopo sette anni di Governo del socialista Zapatero, vinse le elezioni, ottenne la maggioranza assoluta e divenne premier.
Nelle elezioni di dicembre 2015 e in quelle di giugno 2016 i popolari di Rajoy ottennero solo 123 e 137 deputati, insufficienti per formare un Governo. Oggi il nuovo voto di fiducia per un Governo di minoranza con l'astensione dei socialisti. L'alternativa sarebbe stata la convocazione delle elezioni politiche per la terza volta in un anno. (AGI)