Roma - L'inchiesta di pedofilia che coinvolge George Pell, capo delle finanze vaticane, si fonda su due episodi, avvenuti in Australia nell'arco di dieci anni. Nel biennio 1978-79 il cardinale era vicario del vescovo per l'Istruzione nella diocesi di Ballarat, la città nello stato Victoria in cui è cresciuto. Una delle scuole sotto la sua responsabilità era la elementare Sant'Alipio, gestita dai Fratelli Cristiani, che, secondo quanto accertato dalla 'Commissione reale sugli abusi nei confronti di bambini', coprivano gli episodi di pedofilia messi in atto da preti.
LA PRIMA DENUNCIA
L'alto prelato andava spesso in quella scuola. "Giocava gettando i bambini nell'acqua e tirandoli in aria", ha raccontato a Abc Lyndon Monument, uno dei due quarantenni che hanno denunciato Pell. Era nn gioco innocente, ma a un certo punto le mani del prete "toccavano i genitali, dall'esterno dei pantaloni, che dentro l'acqua venivano abbassati". Cio' è accaduto "la metà" delle "venti volte" in cui il piccolo Monument, allora dell'etè di dieci anni circa, giocava con padre Pell. La versione di Monument è stata confermata da Damian Dignan, anch'egli studente alla Sant'Alipio: "Ogni volta che mi prendeva su, accadevano queste cose. E non mi divertivo".
LA SECONDA DENUNCIA
Il secondo episodi oggetto dell'indagine avviata dalla polizia australiana avvenne dieci anni dopo. "Nell'estate del 1986 o 1987 - ha raccontato Les Tyack, cittadino di Torquay - "vidi il cardinale mostrarsi nudo a tre ragazzini al 'Torquay life saving club'. Praticavo surf e frequentavo quel circolo. Andai negli spogliatoi e c'era lui, che si asciugava la schiena. Sono andato a fare una doccia e stava ancora lì quando ne uscii, questa volta con l'asciugamano sopra le spalle e proprio di fronte a tre ragazzi", che avevano un'età di circa dieci anni. Tyack disse a questi ultimi di prendere le loro cose e uscire dalla stanza, e poi parlò al religioso: "Gli dissi di vestirsi, e di non tornare più. E che se lo avessi visto ancora lì, avrei chiamato la polizia".
LA TERZA DENUNCIA
Un'altra denuncia, infine, riguarda la condotta di George Pell con i ragazzi del coro della cattedrale di San Patrizio a Melbourne negli anni Novanta. Il prelato, dal canto suo, ha fino a oggi respinto "tutte le accuse di abusi sessuali" formulate nelle denunce e indicato nel canale televisivo ABC, che le ha rese pubbliche, la fonte di una campagna messa a punto per infangarlo. (AGI)