Bruxelles - Uomini, mezzi e fondi: l'Unione europea è già "al fianco dell'Italia" per affrontare l'emergenza migranti, ma è pronta a fare di più se il governo di Roma indicherà quali sono le necessità. "L'Italia non è sola" ha detto il commissario Ue all'immigrazione, Dimitris Avramopoulos alla cerimonia di inaugurazione del nuovo corpo comune di guardia frontiera e costiera al confine fra Bulgaria e Turchia. "Sappiamo tutti è sotto un'enorme pressione e siamo al suo fianco, ma sono le autorità italiane che ci devono chiedere come vogliono essere aiutate". Negli ultimi giorni, sono stati salvati in mare oltre 10mila profughi, ma per una cinquantina di loro non c'è stato niente da fare. "La nuova agenzia europea di guardia alle frontiere - ha aggiunto il responsabile Ue per le questioni migratorie - è pronta a dispiegare le sue risorse in Italia, così come negli altri Paesi maggiormente sotto pressione, la Bulgaria e la Grecia". I contatti con il governo italiano, ha aggiunto, sono continui e il lancio della nuova struttura di guardia alle frontiere "è il simbolo di un'Europa che, unita, è capace di fare".
L'inaugurazione della nuova Frontex è avvenuta simbolicamente alla frontiera fra Bulgaria e Turchia, il principale punto terrestre di entrata in Europa dei migranti che non scelgono la pericolosa traversata del Mediterraneo. Nell'ultimo anno quella dell'emergenza migratoria è stata una delle tematiche che hanno attratto piu' critiche alla gestione comunitaria, provocando decisioni nazionali di chiusura delle frontiere e aumentando i consensi per le forze politiche anti-immigrazione ed euroscettiche. Il rafforzamento delle frontiere esterne è uno dei passi che Bruxelles considera cruciale per il graduale ritorno a un normale funzionamento dello spazio Schengen, messo a dura prova anche dall'emergenza terrorismo. (AGI)