Port-au-Prince - Il potente uragano Matthew, categoria 4 (sulla scala Saffir-Simpson che ha 5 livelli) avanza verso Haiti, dove ha già provocato due vittime, con venti che soffiano fino a 230 chilometri orari e si attende che impatti sull'isola nelle prossime ore: e ora si teme il peggio, data la grande vulnerabilita' del Paese.
La furia dell'uragano Matthew nei Caraibi, paura ad Haiti e Cuba - FOTO
L'ultimo bollettino del Centro nazionale uragani degli Stati Uniti, alle 08:00 ora italiana, segnalava che l'uragano si muove a 13 chilometri all'ora in direzione nord e si trova a circa 100 chilometri a sud di Tiburon, ad Haiti, e 270 a sud di Port-au-Prince. I venti massimi sono superiori a quelli che erano stati registrati nel bollettino precedente, tre ore prima, 220 chilometri all'ora.
In base alla sua traiettoria, Matthew tocchera' terra anche a Cuba oggi, alle Bahamas tra martedi' e mercoledi', e di fronte alle coste ella Florida giovedi'. Proprio a Cuba circa 316mila persone sono state allontanate come misura precauzionale dalla zona orientale, che nelle prossime ore sara' colpita. E l'esercito statunitense ha deciso di portar via 700 persone da Guantanamo, a Cuba: sono i familiari, mogli e figli, dei militari destinati alla base, e sono stati trasferiti nelle strutture militari di Pensacola, in Florida.
Non e' previsto invece il trasferimento dei 61 detenuti che ancora rimangono nel carcere di Guantanamo: partiti i familiari, nella base sono rimaste 4.800 persone che avranno il compito di "cominciare rapidamente il lavoro di recupero" dopo il passaggio dell'uragano. Intanto il potente urgano, categoria 4 sulla scala Saffir Simpson (sui 5 livelli) continua il suo cammino verso Haiti con venti massimi di 220km all'ora: si attende che l'occhio dell'uragano arrivi nel sud-ovest del Paese caraibico nelle prossime ore.
Ad Haiti, gia' si registrano "forti piogge e inondazioni che costituiscono" -secondo il centro uragani- "una minaccia per la vita umana". Con il suo carico di forti piogge, venti e tempeste l'uragano ad Haiti minaccia le strutture di citta' e piccoli villaggi. "Ci aspettiamo che molte case cadano, considerato che le infrastrutture e le costruzione in moltissime zone rurali dove lavoriamo", ha detto John Haisse, un cooperante ad Haiti, con l'organizzazione umanitaria World Vision. "Con questi forti venti, sara' estremamente pericoloso perche' le case della media delle persone sono fatte di fango, bastoni di legno o blocchi di cemento mal costruiti".
A sette anni dal terremoto, Haiti ancora fatica a riprendersi ed e' tuttora particolarmente vulnerabile al maltempo proprio perche' e' una dei Paesi in cui si e' deforestato di piu' (gli alberi crescono su meno del 2% di terreno).
Secondo i metereologi, Matthew e' l'urgano piu' potente ad essersi formato nell'Atlantico da Felix, nel 2007, che causo' piu' di 130 morti al suo passaggio in Nicaragua. In questa stagione degli uragani nell'Atlantico si sono formati tredici tempeste tropicali, cinque delle quali si sono trasformate in uragani Alex, Earl, Gastón, Hermine e ora Matthew), che hanno causato 66 morti, la maggior parte dei quali in Messico per il passaggio di Earl. (AGI)