Tripoli - L'ospedale da campo allestito dagli italiani a Misurata, citta' costiera libica situata210 chilometri a est di Tripoli, sara' operativo "entrometa' ottobre". Lo riferisce il sito web informativo libico"Bawab Ifriqiya al Ikhbaria", che cita fonti diplomatiche italiane. "L'ospedale sara' diretto da ufficiali dell'esercito italiano ed ha lo scopo di curare i libici", si legge sul portale internet in arabo. "La struttura sara' situata presso l'accademia militare aeronautica di Misurata, verra' protetto da 100 soldati ed avra' 50 posti letto divisi in tre reparti, con due posti letto riservati alla terapia intensiva", conclude il sito libico. L'inviato dell'Onu per la Libia, Martin Kobler, ha denunciato nei giorni scorsi il fatto che "le milizie di Misurata hanno pagato un prezzo molto alto per la liberazione di Sirte dallo Stato islamico, con 600 morti e mille feriti tra i loro combattenti".
Parlando ai media libici della sua recente visita all'ospedale civile di Misurata (150 posti letto), dove sono presenti anche sei medici italiani, Kobler ha affermato che "non c'e' una famiglia della citta' che non abbia avuto una vittima a Sirte. Sono stato a Misurata la scorsa settimana e ho incontrato molte persone e tutte mi hanno detto di aver perso un proprio caro a Sirte". Il personale italiano dell'operazione "Ippocrate", sbarcato nella notte tra mercoledi' 21 e giovedi' 22 settembre a Misurata, in Libia, prevede 300 militari, di cui 65 medici attivi in un ospedale da campo, 135 membri di una componente di comando/controllo e funzionamento logistica ed una unita' per la protezione di tutte le componenti della struttura ospedaliera di 100 persone. La missione e' stata specificatamente richiesta dal governo di accordo nazionale libico del premier Fayez al Sarraj per fornire assistenza sanitaria alle forze libiche impegnate nel contrasto alla presenza dello Stato islamico (Isis) in Libia, mediante lo schieramento di una struttura ospedaliera campale militare interforze a sostegno dell'ospedale civile di Misurata.
La missione "Ippocrate" include assetti sanitari specializzati nel trattamento dei feriti di guerra, in particolare nella chirurgia d'urgenza, vascolare, maxillo-facciale, ortopedica e neurochirurgia. A essi si aggiungono gli addetti in comunicazioni, comando e controllo, logistica e quelli destinati alla protezione della forza. Un team medico militare italiano inoltre, fornira' coordinamento, consulenza e addestramento ai colleghi medici libici. L'ospedale da campo, definito tecnicamente "Role 2", avra' capacita' di 50 posti letto circa, ed avra' reparti di pronto soccorso, terapia intensiva, radiologia, laboratorio di analisi ecc. Il tutto con relative equipe mediche specializzate. Prima della piena operativita' di questa struttura, sara' invece allestito una struttura piu' ridotta, nello specifico un "Role 1" (12 posti letto) capace di fornire servizi di pronto soccorso, laboratorio di analisi, triage, centro trasfusionale.
E' a disposizione, inoltre, velivolo C-27J dell'Aeronautica Militare per l'evacuazione strategica d'urgenza. Un'unita' navale del dispositivo operazione "Mare Sicuro" e' distaccata davanti alle coste libiche, in acque internazionali, con compiti di supporto e sicurezza. La guida della Task Force (Comando tattico - Tacom) e' stata affidata al generale Antonio Magigi, attualmente comandante dell'Italian Joint Force Headquarters (Ita-Jfhq), che e' un Comando interforze permanentemente attivato, ad alta prontezza operativa, rapidamente schierabile, in grado di assumere le funzioni di comando e controllo degli assetti terrestri, marittimi ed aerei resi disponibili per l'assolvimento di una missione. (AGI)