Roma - La 'Giungla' di Calais, dove tra i 7mila e i 10mila i migranti, la maggior parte proveniente da Sudan e Afghanistan, vivono attualmente in questo accampamento in condizioni miserabili e in attesa di trovare un modo per arrivare nel Regno Unito, sarà smantellata entro fine anno. Da alcuni mesi, il numero di persone che vivono ammassati nel campo profughi è raddoppiato. Di fronte al crescere della tensione tra gli abitanti della città e i migranti, il ministro dell'Interno francese, Bernard Cazeneuve, aveva annunciato lo smantellamento di questo campo prima dell'inverno. "Il governo andrà fino in fondo" ha insistito oggi a Calais Francois Hollande, che non aveva mai visitato il porto francese sulla Manica da quando eletto nel 2012. "Sono venuto qui a confermare la decisione presa con il governo... di smantellare (il campo) definitivamente, interamente e rapidamente. Il che significa entro la fine dell'anno", ha detto il presidente francese. In precedenza il presidente, del quale non e' prevista alcuna visita al campo, aveva chiesto ai britannici che "si assumano la loro parte" di responsabilita' per risolvere la crisi: "Sono determinato a fare in modo che i britannici partecipino allo sforzo umanitario che la Francia sta facendo".
Quasi 300 migranti, intanto, sono sbarcati questa mattina al porto di Messina. Alla banchina Marconi è approdata la nave mercantile maltese "Postnam Sentinel" con a bordo 288 migranti salvati nel Canale di Sicilia durante alcuni interventi di soccorso. Provengono da varie nazioni Eritrea, Egitto, Palestina, Sudan, Siria. Gran parte di questo gruppo di migranti, circa 170 , sono minori, tra questi molti sarebbero minori non accompagnati. Ragazzini che hanno affrontato il viaggio da soli, come capita sempre più spesso. Tra i migranti anche 12 donne. Le squadre di soccorso egiziane hanno recuperato finora almeno 168 cadaveri da una imbarcazione di migranti affondata mercoledi' scorso al largo del porto di Rosetta. In un momento come questo, è ancor più significativo la decisione dell'Anica di portare il dramma dei migranti agli Oscar. E' infatti "Fuocoammare" di Gianfranco Rosi il candidato per l'Italia alla nomination per miglior film straniero. Per sapere se il film enterà nella cinquina delle nomination bisogna aspettare martedi' 24 gennaio 2017, mentre la cerimonia di consegna degli Oscar si terra' al Dolby Theatre di Los Angeles domenica 26 febbraio 2017.
Gianfranco Rosi, in 8 mesi 'Fuocoammare' è diventato il film di tutti
"Trovo poco edificante che alcuni Stati abbiano messo muri fisici, altri barriere immateriali come tetti massimi al numero di domande di asilo che si possono accettare. E' un rifiuto dei propri oneri. Chi va ad erigere muri dicendo di farlo per la sicurezza dei propri cittadini fa il contrario: nel rifiuto dell'altro nasce l'insicurezza". Lo ha detto la presidente della Camera, Laura Boldrini, intervenuta questo pomeriggio ad un convegno al Csm dedicato al tema della protezione internazionale. "Creare il muro per contrastare la paura e umiliare chi ha diritto ad avere protezione - ha sottolineato - e' un modo per creare insicurezza". Ed ha aggiunto: "Se accettiamo il sistema di veto, accettiamo che l'Europa venga meno". Il tema dell'asilo, secondo Boldrini, "puo' diventare una cartina tornasole, uno dei temi da cui rilanciare la politica europea".