New York - Una fortissima esplosione ha sconvolto New York ieri sera "intorno alle 20.30" ora locale, nel quartiere di Chelsea, molto affollato il sabato sera, davanti al civico 131 West della 23esima strada. Il bilancio, al momento e' di almeno 29 feriti, di cui uno grave, secondo quanto reso noto dalle forze dell'ordine durante una conferenza stampa alla quale hanno partecipato il capo della polizia di New York, James O'Neill, il capo dei pompieri, Daniel Nigro e il sindaco Bill de Blasio che ha parlato "di atto intenzionale", escludendo per il momento legami con il terrorismo. La Farnesina fa sapere che non risultano italiani coinvolti.
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Un secondo ordigno non esploso, una pentola a pressione con dei cavi di colore nero collegati probabilmente ad un telefono cellulare, e' stato successivamente trovato sulla 27ma strada, nella stessa zona del quartiere di Chelsea sconvolta dalla fortissima esplosione che ha causato i 29 feriti. Accanto all'ordigno, secondo quanto si puo' osservare dalle foto pubblicate da diversi siti di informazione tra cui la Cnn, ci sono due fogli di carta, uno bianco e l'altro con delle scritte che paiono illegibili. L'ordigno non e' esploso, ma e' uguale a quello che venne utilizzato per l'attentato alla maratona di Boston del 2013. Dalle prime ricostruzioni, sembra che l'esplosione di Chelsea sia stata causata da un ordigno nascosto all'interno di un cestino di rifiuti. La zona di Chelsea e' stata isolata e l'isolato e' stato completamente evacuato.
Sul posto sono accorsi reparti speciali, antiterrorismo, agenti dell'Fbi e del Dipartimento per la sicurezza interna. "Le indagini sono ancora ad una prima fase, ma non c'e' alcuna prova al momento che ci sia una connessione con il terrorismo internazionale". Lo ha detto il governatore di New York, Andrew Cuomo, aggiungendo che "come precauzione saranno schierati un migliaio di uomini della polizia e della Guardia Nazionale".
Ordigni di New York simili a quelli della strage alla maratona di Boston
Il presidente Barack Obama e' stato informato, cosi' come i due candidati alla Casa Bianca, Donald Trump e Hillary Clinton. Trump, durante un evento elettorale a Colorado Springs, in Colorado, ha dato la notizia della bomba esplosa a New York. "Nessuno sa esattamente cosa sia successo - ha detto - ma siamo in un momento in cui bisogna essere davvero duri...e' davvero terribile quello che sta succedendo nel mondo e nel nostro Paese, saremo duri, intelligenti e vigili". Gia' nel pomeriggio le forze dell'ordine avevano dato notizia di una bomba esplosa in un cassonetto sul circuito di una maratona da 5 chilometri organizzata Seaside Park, in New Jersey, a favore dei marine. La corsa e' stata poi annullata. De Blasio ha escluso collegamenti tra le due esplosioni.
Gli avvenimenti che stanno tenendo New York e gli Usa in grande tensione in queste ore arrivano alla vigilia del summit internazionale sui rifugiati e all'assemblea generale dell'Onu che vedra' arrivare nella 'Grande Mela' circa 200 capi di stato e di governo da ogni parte del mondo. Il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, e' atteso a New York nelle prossime ore. (AGI)