Mosca - Caccia russi hanno distrutto una fabbrica di armi chimiche dell'Isis a Raqqa, in Siria, e ucciso numerose persone che vi lavoravano. E' la stessa Mosca ad annunciarlo, precisando che il raid e' stato compiuto da sei bombardieri Tu-22M3 partiti da territorio russo e scortati in volo da Sukhoi Su-35C che si sono invece alzati dalla base di Khmeimim, nella provincia di Latakia, in Siria. I caccia hanno bombardato con munizioni esplosive ad alta concentrazione la roccaforte degli jihadisti e installazioni a sud-est, nord-ovest e nord della citta'. In particolare, e' stata colpita la fabbrica di armi chimiche, magazzini contenenti armi, munizioni e carburante così come un grosso centro di addestramento. Per il ministero della Difesa russo, i raid hanno provocato "significativi danni materiali" e "un gran numero di combattenti dello Stato islamico sono stati uccisi". La notizia dei raid russi su Raqqa e' stata confermata anche dall'Osservatorio siriano per i diritti umani, secondo cui sono morte almeno 30 persone, tra cui anche civili, e rimaste ferite altre 70. L'Ong ha fatto presente di non essere in grado di dire, tra le vittime, quanti sono gli jihadisti. (AGI)