Londra - Una clinica ostetrica gestita da 'Save the Children' nella provincia di Idlib, Siria nord-occidentale, e' stata colpita e gravemente danneggiata durante un bombardamento aereo: lo ha denunciato via Twitter la stessa organizzazione non governativa che ha sede a Londra, citata anche dal network pubblico 'Bbc'. Vi sono state "vittime", sebbene non sia ancora chiaro quante. Non si sa chi abbia condotto il raid. Il complesso e' rimasto in parte distrutto, specie il settore dell'ingresso principale. L'ong ha precisato che l'ospedale e' il piu' importante del suo genere nell'area, e che ogni mese vi avvengono oltre trecento parti assistiti. Dal canto suo l'Osservatorio Siriano per i Diritti Umani, organizzazione dell'opposizione non radicale in esilio con sede a Londra, ha riferito che la struttura "non e' quasi piu' operativa" a causa dei danni subiti.
The aftermath of the horrific #Syria hospital bombing. Our thoughts are with families & team members on the ground. pic.twitter.com/AOW4Kd01lT— Save the Children UK (@savechildrenuk) 29 luglio 2016
La scelta della fazione jihadista Jabhat al-Nusra di cambiare nome e di annunciare la propria fuoriuscita formale dalla rete di al Qaida rappresenta "una pura mossa tattica per accreditare il simulacro di una fantomatica 'ribellione islamista moderata' che sarebbe presente nel ventaglio di forze impegnate nella guerra contro Assad. Una entita' che in realta' non esiste". Ne e' convinto il gesuita siriano Antoine Audo, Vescovo caldeo di Aleppo. "Cambiare il nome, e dichiarare a parole la propria uscita dalla rete di al Qaida" dichiara il Vescovo della citta' martire siriana all'Agenzia Fides, "non cambia assolutamente nulla sul piano della realta'. Loro sono gli stessi, esponenti delllo stesso estremismo sunnita jihadista. Cambiano nome per puro tatticismo. Un gioco ingannevole, per provare a presentarsi come rappresentanti di quella immaginaria 'opposizione moderata siriana' di cui sembrano avere bisogno certi poteri per continuare a perseguire i propri disegni sulla Siria".
Ieri, giovedi' 28 luglio, Abu Muhammad al-Jawlani, capo militare del Fronte al Nusra, ha annunciato che il gruppo d'ora in poi si chiamera' Jabhat Fatah Al-Sham ("Il Fronte per la Conquista del Levante"). In un video, trasmesso in esclusiva da al-Jazeera, al-Jawlani ha confermato anche la fuoriuscita di al Nusra dalla rete di al Qaida, motivando la decisione con l'intento di "ridurre le distanze tra le fazioni jihadiste" operanti nel conflitto siriano. Nello stesso video, il capo jihadista ha comunque ringraziato i vertici attuali di al-Qaeda (la rete jihadista creata da Osama Bin Laden) "per aver compreso il bisogno di rompere il legame". In passato, in diverse situazioni locali, le milizie di al Nusra sono state impegnate in scontri armati per il controllo del territorio anche con i jihadisti del cosidetto Stato Islamico (Daesh). (AGI)