Parigi - Continuano ad accavallarsi le indiscrezioni su uno dei due componenti, entrambi uccisi dalle teste di cuoio, del commando autore dell'assalto alla chiesa di Saint-Etienne-du-Rouvray, in Normandia: secondo fonti investigative riservate, citate dall'edizione on-line del quotidiano 'Le Figaro', l'uomo sarebbe stato gia' conosciutoall'anti-terrorismo e schedato con la 'S' riservata ai criminali di particolare pericolosita', terroristi compresi.
Smentita dunque una precedente versione, stando alla quale sarebbe stato considerato piu' che altro un fanatico, un "velleitario del jihad". Identificato finora solo con le iniziali A. K., cittadino francese, 19 anni, avrebbe tentato di raggiungere la Siria per ben due volte, una via Monaco di Baviera, l'altra passando invece per Ginevra. Il quotidiano elvetico 'La Tribune de Geneve' a sua volta riferisce che in quest'ultima occasione, al ritorno in Svizzera dopo essere stato respinto alla frontiera turca, il 14 maggio 2015 sarebbe stato arrestato all'aeroporto ginevrino, detenuto per alcuni giorni e infine estradato in Francia, dove sarebbe stato incriminato per associazione a delinquere di stampo terroristico. Dopo un certo periodo trascorso in custodia preventiva, il presunto jihadista sarebbe stato scarcerato e posto in liberta' vigilata, con l'obbligo d'indossare un bracciale elettronico per la localizzazione. La verifica della sua identita', al pari di quella del complice, e' comunque tuttora in corso. (AGI)