Vienna - Le elezioni presidenziali in Austria si terranno il prossimo 2 ottobre. Lo ha annunciato il governo. "E' stata una decisione relativamente facile da prendere", ha detto il cancelliere, Christian Kern. La Corte costituzionale austriaca annullo' l'1 luglio scorso l'esito delle elezioni presidenziali, tenute il 22 maggio scorso. A ricorrere era stato il Partito della Liberta', di estrema destra, che aveva puntato sul rifiuto dello straniero, identificato nel profugo, la propria campagna elettorale. Gli elettori sono, quindi, alle urne e i due candidati a succedere all'attuale presidente Heinz Fischer, saranno l'ecologista Alexander van der Bellen e Norbert Hofer del partito nazionalista Fpoe. Quest'ultimo aveva vinto il primo turno ma era stato costretto a cedere nel ballottaggio per soli 30.863. A determinare la vittoria del Verde erano stati i voti giunti per posta, circa 700.000. Il Partito della Liberta' aveva fatto ricorso denunciando "un numero robusto di irregolarita'", tra cui, a suo dire, decine di migliaia di schede aperte prima di quando fosse consentito e un conteggio spesso effettuato da persone non autorizzate a svolgere questo compito. L'ondata nazionalista in Austria si era fatta sentire in modo forte nella fase in cui tra Vienna e Roma si cercava di definire la questione dei confini, che l'Austria aveva minacciato di blindare per rispondere all'emergenza profughi. La crisi dei migranti ebbe un ruolo decisivo nella campagna elettorale: circa 90.000 persone hanno chiesto asilo in Austria nel 2015, piu' dell'1% della popolazione. Per la prima volta dalla fine della II Guerra Mondiale i candidato non appartenevano a nessuno dei grandi partiti politici tradizionali, i socialdemocratici e i conservatori. (AGI)