Istanbul - La polizia turca ha arrestato sette membri del comitato per il riconoscimento dei diritti degli omosessuali a Istanbul. L'accusa e' di aver infranto l'ordine della prefettura che vietava la diffusione di comunicati relativi al Gay Pride, la cui 14esima edizione era stata vietata a metà giugno. Il corteo, che si è tenuto ogni anno dal 2003 senza incidenti, ad eccezione dell’anno scorso, era stato vietato, ufficialmente per timori di possibili attacchi dell’Isis e per le minacce arrivate da un gruppo giovanile ultranazionalista che aveva definito il corteo “immorale”. Un corteo si è svolto ugualmente e la polizia ha disperso i manifestanti quando un gruppo di persone ha esposto uno striscione arcobaleno e ha tentato di leggere una dichiarazione da un balcone, applaudito dagli attivisti. Gli agenti hanno lanciato lacrimogeni e gli agenti si hanno fermato alcuni manifestanti.
Il comitato aveva emesso un comunicato che invitava tutti coloro che si erano recati alla manifestazione a "evitare che scoppiassero disordini e disperdersi nelle strade e nei vicoli del quartiere di Beyoglu", considerato l'imponente apparato di sicurezza attivato dalla polizia turca per impedire la marcia. Fermati e poi rilasciati, tra gli altri, il parlamentare tedesco Volker Beck e la connazionale eurodeputata Terry Reintke. (AGI)