Reykjavik - Gudni Johannesson è il nuovo presidente dell'Islanda. Nel giorno del suo 48mo compleanno, il docente universitario si storia senza un partito alle spalle è stato incoronato alla guida del Paese con il 39,08% dei voti. Con Johannesson, che aveva deciso di correre per la presidenza solo ad aprile dopo che i Panama Papers avevano rivelato la presenza di diversi politici islandesi nelle liste segrete dei clienti delle societa' off-shore, vince l'anti-politica. A testimonianza del feeling con i 330mila abitanti dell'isola di ghiaccio, Johannesson ha annunciato che la prima cosa che farà da presidente eletto sarà andare in Francia domani sera "per vedere l'Islanda giocare contro l'Inghilterra" agli europei di calcio.
Staccata un'altra candidata indipendente, l'imprenditrice Halla Tomasdottir, con il 27,9% delle preferenze. Johannesson, sposato con una canadese, chiude l'era del 73enne Olafur Grimsson, che dopo cinque mandati dal 1996 a maggio era stato costretto a un passo indietro per il coinvolgimento della moglie nei Panama Papers.
L'Islanda negli anni scorsi ha ritirato la sua domanda di adesione alla Ue e guarda alla Comunità nordica-scandinava e al Nordamerica. Dopo gli scandali degli ultimi anni, l'isola sembra virare sulle forze anti-establishment: per le eleziobni politiche del prossimo autuno sono favoritissimi i Pirati guidati della giovane leader Birgitta Jonsdottir. Appare invece in difficoltà la coalizione di governo di centrodestra del Partito del progresso e del Partito dell'indipendenza che paga l'onda lunga degli scandali partiti con lacrisi bancaria-finanziaria tra il 2008 e il 2009. (AGI)