Los Angeles (California) - Nel giorno della strage ad Orlando in Florida, in California ha sfilato l'orgoglio gay: poche ore dopo il massacro di almeno una cinquantina di persone nel club per omosessuali, a Los Angeles si è riversata nelle strade la comunità LGBT, che ha chiuso tre giorni di festeggiamenti. In un ambiente festoso ma anche di mestizia, rivendicando il rispetto e la tolleranza per tutti, le migliaia di persone sfilate a West Hollywood, hanno ricordato le vittime al Pulse, il club frequentato dalla comunità gay teatro della strage.
"Siamo qui per sfilare, celebrare ed essere in lutto", ha sintetizzato il sindaco, Eric Garcetti. Il primo cittadino ha confermato che nelle prime ore di domenica era stato arrestato un uomo "fortemente armato" a Santa Monica e che il giovane aveva dichiarato alle autorità la sua intenzione di andare alla sfilata dell'Orgoglio Gay di Los Angeles. Sull'accaduto indaga l'Fbi, ma l'arrestato, James Howell, non dovrebbe avere relazioni con quanto successo a Orlando. La polizia sta cercando di capire le intenzioni del ventenne, originario dell'Indiana, nella cui auto è stata trovato un arsenale di armi, munizioni e materiale esplosivo. Le autorità hanno dato versioni contrastanti sulla sue intenzioni. Il commissario di polizia di Santa Monica, Jacqueline Seabrooks, ha detto inizialmente in un Twitter che il giovane aveva confessato a uno degli agenti di volere "colpire il Gay Pride"; ma poco dopo un altro responsabile della polizia, Saul Rodriguez, ha precisato che il 'tweet' era stato un errore: che il giovane aveva detto di voler andare al Gay Pride ma che non aveva dato alcuna spiegazione sulle sue intenzioni. La sfilata di Los Angeles è cominciata con un minuto di silenzo. E' stato anche collocato un piccolo altare, all'incrocio delle strade Crescent Heights e Santa Monica Boulevard con cinquanta candele in ricordo delle vittime di Orlando. (AGI)