Tripoli - Le forze del governo diaccordo nazionale libico hanno riconquistato il porto della citta' di Sirte, roccaforte dei jihadisti dell'Isis. Lo ha detto un portavoce. Le truppe fedeli al premier Fayez al-Serraj hanno "preso il controllo del porto di Sirte e si sono ivi installate", ha dichiarato Reda Issa, un responsabile dell'ufficio informazione dell'offensiva lanciata un mese fa per riconquistare la strategica citta' e la sua regione. Le truppe di Tripoli hanno anche preso il controllo di diversi quartieri della parte orientale della citta', secondo Reda Issa. Ci sono stati violenti combattimenti, ha aggiunto, che hanno causato almeno 11 morti e 45 feriti nella fila della forze filo-governative (molti colpiti dai cecchini jihadisti che si erano appostati sui tetti delle case). Secondo Reda Issa, le forze filo-governative ora circondano i jihadisti in un'area di 5 chilometri quadrati tra il centro e il settore settentrionale della città.
La notizia e' stata confermata da fonti giornalistiche sul posto: forze filogovernative sono riuscite a penetrare attraverso le porte est e ovest della citta', riuscendo a conquistare il porto. Le scaramucce e gli scontri sono andati avanti pero' per tutta la notte e anche stamane; e i jihadisti sono adesso circondati in un'area di circa 5 chilometri quadrati dentro la citta'. Era dallo scorso 4 maggio che l'offensiva dell'alleanza governativa delle milizie sotto il comando del governo di unita' si preparava ad assaltare Sirte, dal maggio 2015 nelle mani del ramo libico dell'Isis. L'ultima fase dell'offensiva e' cominciata nel pomeriggio di venerdi', con un assalto alle installazioni portuali, che le truppe dell'alleanza sono riuscite a conquistare al tramonto; da questa postazione, situata a circa 5 chilometri dal centro urbano, le unita' di fanteria sono riuscite a progredire nella notte fino a conquistare altre due importanti postazioni nella parte orientale e occidentale della citta'.
Nella loro avanzata, le truppe di terra, nella stragrande maggioranza provenienti dalle citta' occidentali, come Misurata, e dalle guardie alle installazioni petrolifere che l'isis ha ripetutamente cercato di conquistare, hanno potuto contare sull'appoggio degli aerei ed elicotteri da combattimento, che hanno bombardato diverse postazioni jihadiste.
Sul fronte orientale, e senza coordinamento con il resto delle forze, si preparava anche l'esercito regolare libico legato al Parlamento di Tobruk e legato al generale Khalifa Haftar. (AGI)