Washington - E' polemica negli Usa per la lieve condanna inflitta ad un ex studente della prestigiosa università di Stanford che stuprò a gennaio dello scorso anno una compagna di studi 23enne priva di sensi dietro un cassonetto del campus. Brock Turner se l'è cavata con soli sei mesi di carcere.
Un diluvio di pomeliche si è abbattuto sul giudice e della Corte Superiore di Santa Clara in California, Aaron Persky che ha comminato la pena e sono già state raccolte 191.000 firme per una petizione per rimuovere il giudice, possibilità concessa in California dove, come in altri Stati, i giudici vengono eletti.
#brockturner father: Son so depressed about paying for '20 minutes of action' he's struggling to enjoy his steak https://t.co/1boTeSNPFE
— Eugene Scott (@Eugene_Scott) 6 giugno 2016
A rinfocolare le polemiche le parole del padre del violentatore che ha definito i sei mesi inflitti al figlio "un'esagerazione per 20 minuti di azione nei suoi 20 anni di vita". Prima della lettura della sentenza era stata letta in un'accorata lettera di 12 pagine della vittima che raccontava con tutti i particolari più raccapriccianti cosa e quanto a lungo aveva dovuto subire da Turner, e chiedeva al giudice di non dimostrare clemenza. Appello caduto nel vuoto. Il giudice ha detto che pur comprendendo la "devastazione sofferta dalla vittima", riteneva che un periodo di carcerazione più lungo avrebbe avuto "un impatto severo" sulla vita sportiva di Turner, che è un nuotatore affermato.
"Non posso essere solo una ragazza che si è ubriacata una sera ed è stata trovata senza sensi dietro un cassonetto. Mentre lui che è un nuotatore famoso è considerato innocente fino a prova contraria. Io sono un essere umano che è stato ferito in modo irrecuperabile. Ho aspettato di capire quanto potesse valere la mia vita che è bloccata da oltre un anno". Queste le parole della ragazza che è stata violentata l'anno scorso da Brock Turner. (AGI)