Mosca - Non si fermano le polemiche dopo la vittoria della cantante ucraina Jamala, con una canzone dal contenuto anti-russo, alla 61esima edizione del concorso musicale Eurovision, la piu' 'politica' degli ultimi anni. Il deputato della Verkhovna Rada, Anton Gerashchenko ha avvertito che, il prossimo anno, al concorso - ospitato dall'Ucraina - potranno partecipare solo quegli gli artisti i quali "ritengono un crimine la presa della Crimea e l'occupazione di parte del Donbas" (regioni dell'Ucraina orientale) e che non offendono la dignita' nazionale dell'Ucraina. Il riferimento del deputato di Kiev, che ha rilasciato ieri sera un'intervista alla radio 'Govorit Moskva', e' alle politiche della Russia nei confronti dell'ex repubblica sovietica e in particolare all'annessione della penisola sul Mar Nero e al conflitto nell'Est, dove i governativi affrontano milizie separatiste filo-russe. Eurovision - competizione molto seguita nei paesi dell'ex Urss - ha visto un acceso testa a testa all'ultimo voto tra Ucraina e Russia, deciso da una serie di alleanze tra la giuria di esperti nel blocco dell'Europa dell'Est.
Jamala vince l'Eurovision con una canzone-denuncia dei crimini di Stalin - VIDEO
Il brano presentato da Jamala, "1944", affrontava il tema di una tragedia che ha coinvolto anche la nonna della 35enne cantante: le deportazioni di massa, ordinate da Stalin, dei tatari di Crimea, minoranza di religione musulmana che si e' fin dall'inizio opposta all'indipendenza da Kiev e poi all'ingresso nella Federazione russa e che ora sta vivendo forti pressioni da parte delle nuove autorita' crimeane. Eccezionalmente, l'organismo che supervisiona il festival, l'Unione europea di Radiodiffusione, ha deciso di ammettere una canzone dai contenuti politici. Il concorrente russo Serghei Lazarev, super favorito fin dalla vigilia, e' stato il piu' votato dai telespettatori ma ha conquistato solo il terzo posto sul podio. Molto dura la reazione dalla Russia, che ha messo in discussione il risultato. La portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakahrova ha commentato sarcastica su Facebook suggerendo che nella prossima edizione di Eurovision per vincere si debba portare una canzone sul "sanguinario" Assad, il presidente siriano appoggiato da Mosca nel conflitto. (AGI)