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Brasilia - Nel processo politico a cui saro' sottoposta non e' in gioco il mio mandato ma il furuto del mio Paese". Lo ha affermato il presidente brasiliano Dilma Roussef, sospesa dal Senato, dopo aver ricevuto la notifica di sospensione, consegnatale dal primo segretario della Camera Alta, il senatore Vicentinho Alves. "La peggiore delle brutalita' che si possa commettere contro un essere umano e' punirlo per un crimine che non ha commesso", aggiunto. "Cio' che e' in gioco - ha aggiunto - e' il rispetto per le urne, per la sovranita' del popolo brasiliano, per la democrazia e la Costituzione", ha aggiunto. (AGI)
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