Mosca - Sotto un cielo azzurro e senza nuvole è iniziata a Mosca, in Piazza Rossa, la tradizionale parata militare con cui la Russia celebra oggi il 71esimo anniversario della vittoria dell'Unione sovietica sul nazismo, il cosiddetto 'Den Pobedi', in quella che i russi chiamano la "Grande guerra patriottica" (1941-'45).
Come da protocollo, ad aprire la sfilata - a cui prenderanno parte oltre 10.000 soldati, circa 135 mezzi militari e 71 velivoli militari (stesso numero dell'anniversario che ricorre quest'anno), tra cui anche quelli usati nelle operazioni in Siria - è la formazione delle truppe. Vengono issate la bandiera della Russia e la bandiera della Vittoria col sottofondo della canzone di Aleksandrov, "La guerra santa". Poi l'entrata in piazza del ministero della Difesa, Serghei Shoigu, che ha salutato i vari reparti. In tribuna d'onore accanto al presidente Vladimir Putin e il premier Dmitri Medvedev, quest'anno vi è il presidente del Kazakistan Nursultan Nazarbayev.
Il 'Den Pobedi', il Giorno della Vittoria, e' la festa laica piu' sentita in Russia, anche per l'enorme tributo di vittime immolate contro il nazismo dall'allora Unione Sovietica: circa 27 milioni, di cui un terzo militari. Come riportano i media russi, le tradizionali parate militari si sono già svolte nelle principali città del 'Lontano oriente': Khabarovsk, Vladivostok, Petropavlovsk-Kamchatskiy e Yuzhno-Sakhalinsk.
Nella parata di quest'anno i numeri sono leggermente inferiori rispetto quella dell'anno scorso (oltre 15.000 soldati e circa 200 mezzi militari) - la piu' imponente di sempre - in occasione del 70° anniversario della Vittoria dalla quale scaturirono molte polemiche per la diserzione dei leader occidentali dovuta alla crisi ucraina. L'anno scorso, il ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni, in rappresentanza del governo italiano, si era recato a Mosca ma aveva partecipato solo alla cerimonia di deposizione dei fiori alla Tomba del Milite Ignoto, nei giardini di Alessandro sotto le mura del Cremlino, ha disertato invece la parata militare.
Il Den Pobedi si festeggia anche nelle ex repubbliche sovietiche, cui ieri il presidente russo Vladimir Putin ha inviato un messaggio di auguri, sottolineando che il 9 maggio è una celebrazione sacra. Il presidente kazako, Nursultan Nazarbayev, sara' oggi in Piazza Rossa tra gli ospiti d'onore. In Ucraina, invece, il 9 maggio e' il giorno in cui gli ex residenti di Chernobyl e Pripyat, le due citta' colpite esattamente 30 anni fa dalla catastrofe nucleare, possono ritornare nella cosiddetta "Zona di esclusione" - dove e' illegale vivere - e pregare sulle tombe dei loro cari.
Il mito della Vittoria e' uno degli elementi cardine su cui Putin ha ricostruito la nuova Russia, non solo come potenza a militare (l'annessione della Crimea due anni fa, le vittorie in Siria, dove l'aviazione di Mosca e' intervenuta a sostegno del regime di Damasco), ma anche come baluardo della civilta' e della cristianita' contro il terrorismo e il secolarismo. La Chiesa ortodossa russa ha contribuito a dare autorita' morale e spirituale al 9 maggio: il patriarca di Mosca, Kirill, l'anno scorso, aveva definito la sconfitta di Hitler da parte di Stalin come un "miracolo di Dio". Un santo e' parte integrante ormai della narrativa della Vittoria: il cosiddetto 'nastro (lentochka) di San Giorgio', nero e arancione, e' diventato il simbolo della resistenza al nazifascismo e i russi lo esibiscono con orgoglio ovunque in questi giorni. La 'lentochka', non a caso, e' stata sbandierata anche dai separatisti filo-russi in Ucraina dell'Est, che nella propaganda ufficiale combattono contro "i fascisti di Kiev".
Dopo la parata militare, da alcuni anni si tiene anche l'azione chiamata "Reggimento immortale" in cui migliaia di cittadini, in particolare giovani, sono invitati a sfilare con in mano i ritratti dei nonni che combatterono durante la Seconda Guerra Mondiale e oggi non piu' in vita. Nata come iniziativa popolare, si e' diffusa rapidamente anche tra le comunita' di russi all'estero e, nel 2015 a Mosca, vi ha partecipato anche Putin, che ha sfilato con il ritratto del padre. La giornata si chiudera' alle 22 (le 21 in Italia) con l'imponente 'saliut', lo spettacolo pirotecnico in cui 10.000 fuochi d'artificio illumineranno Mosca. (AGI)