Manila - Si vota nelle Filippine per elezioni generali in cui il favorito e' Rodrigo Duterte, candidato 71enne, che ha fatto una campagna sul tema della sicurezza e che viene paragonato a Donald Trump per i toni provocatori e anti-establishment. Piu' di 54,3 milioni di filippini sono chiamati alle urne, per scegliere presidente, vicepresidente, senatori, parlamentari e oltre 18mila incarichi di governo provinciale e locale. Praticamente sconosciuto fino a sette mesi fa e battezzato 'il castigatore' Duterte ha piu' volte detto che, se vincera', giustiziera' le centinaia di migliaia di delinquenti in modo da abbassare il tasso di criminalita'; ma ha anche minacciato di invalidare gli organismi legislativi qualora non approvino le leggi di cui ha bisogno per governare il Paese. L'attuale presidente delle Filippine, Benigno Aquino, che non ha potuto ricandidarsi, ha chiesto espressamente ai filippini di non votare Duterte e ha paragonato la sua 'corsa' verso la presidenza a quella di Adolf Hitler. "Spero che abbiamo imparato la lezione della storia: dobbiamo ricordare come e' arrivato Hitler al potere", ha detto sabato scorso, durante l'ultimo comizio della campagna elettorale del suo ministro dell'interno, Manuel 'mar' roxas, il candidato che appoggia. Gli ultimi sondaggi assegnano a Duterte il 33 per cento dei voti, seguito dalla senatrice Grace Poe, ferma al 22 per cento. (AGI)