Washington - E' ancora buio fitto sul movente del massacro di sette adulti e un 16enne, tutti appartenenti a una stessa famiglia, in Ohio, uccisi con colpi d'arma da fuoco alla testa in quattro diverse abitazioni. Nelle ultime ore le autorita' dell'Ohio hanno interrogato piu' i 30 persone. Ma l'autore o gli autori del massacro avvenuto nel cuore di una regione rurale del nord degli Stati Uniti sono ancora alla macchia, forse armati, ha dovuto ammettere la polizia.
In una conferenza stampa, il procuratore generale dell'Ohio, Mike DeWine, ha detto che ancora non si puo' parlare di un sospetto di una persona "di interesse", ma ha escluso che qualcuno delle vittime possa essersi suicidato. Il procuratore ha pero' aggiunto che non ci sono indizi per pensare che esista una minaccia per gli abitanti della contea di Pike, teatro della tragedia, anche se c'e' "una minaccia specifica" per il resto della famiglia Rhoden, cui appartenevano e persone assassinate. Il massacro ha le caratteristiche di un'esecuzione, ha dovuto ammettere: tutti sono stati uccisi con un colpo d'arma da fuoco alla testa, alcuni mentre dormivano. Tra la prima e la quarta scena del crimine ci sono qualcosa come una cinquantina di chilometri di distanza (le altre tre case sono invece a pochi chilometri l'una dall'altra lungo una strada di una minuscola localita' scarsamente popolata, Piketon), segno che il killer (o i killer) ha cercato con attenzione le sue vittime. Gli unici sopravvissuti sono tre bambini rispettivamente di quattro giorni, sei mesi e tre anni: subito dopo il fatti si era invece detto che c'erano bambini tra le persone uccise. L'unica vittima minorenne aveva invece 16 anni.
Tutti gli omicidi sono avvenuti nella notte, alcuni erano a letto. "La mamma e' stata uccisa con il figlio di 4 anni di lato", ha aggiunto, visibilmente provato, il procuratore generale. (AGI)
Bia