Bruxelles - Sono ben lungi dall'essersi concluse a Bruxelles le ricerche di eventuali membri ulteriori della cellula jihadista responsabile degli attacchi a Parigi del 13 novembre e nella capitale del Belgio del 22 marzo scorso: secondo la televisione pubblica francofona 'Rtbf', un'ennesima operazione "importante" e' scattata infatti a meta' giornata nel sobborgo orientale di Etterbeek, ed e' tuttora in corso. Dispiegati svariate decine di agenti delle forze speciali, evacuate numerose abitazioni, zona isolata con cordoni di sicurezza e massiccio intervento di artificieri.
Nel frattempo anche la Procura Federale belga ha annunciato l'arresto di un sesto individuo sospettato di essere coinvolto nelle stragi, sempre nell'ambito della vasta retata che ha condotto alla cattura, tra gli altri, di Mohammed Abrini e di Naim Al Hamed alias Osama Krayem. Sono state cosi' parzialmente confermate le indiscrezioni gia' fornire in precedenza dall'emittente televisiva in lingua fiamminga 'Vtm'. Nessun dettaglio e' stato tuttavia fornito sull'ultimo arrestato, a cominciare dall'identita', rinviando alla successiva emissione di un comunicato.
Si tratterebbe comunque di Bilal El Makhoukhi, residente a Bruxelles, gia' condannato nel processo contro il gruppo jihadista locale Sharia4Belgium a Amberes, nel nord. Makhoukhi fu condannato a 5 anni, ma ne sconto' solo 2, prima di essere sottoposto a regime di liberta' vigilata, terminato il mese scorso. L'uomo alla fine del 2012 era stato in Siria per combattere ad Aleppo, ed era tornato in Belgio dopo essere rimasto ferito (perse un piede) nel dicembre del 2013.
Dal canto loro Abrini, Hamed-Krayem e i loro presunti complici sono comparsi davanti al giudice per le indagini preliminari, che dovra' convalidarne il rinvio in custodia cautelare. (AGI)