Roma - La transizione in Libia sarà "pacifica" e gli islamisti "se ne andranno tutti a Misurata": parola del premier del governo di unità nazionale libico, Fayezal-Serraj. Da quattro giorni insediato a Tripoli, il nuovo premier libico venerdi' si è concesso una passeggiata per le strade della capitale e, intercettato dal Corriere della Sera, si è mostrato sorridente e fiducioso. "Non sarei tornato", ha detto, se non "avessi creduto" di riuscire a pacificare il Paese. "E' un impegno che ho preso con me stesso e con il mio Paese". Il primo giorno è stato un po' complicato, spari seppur sporadici nelle strade, una tensione palpabile e il timore che l'escalation portasse fuori controllo la situazione: "Ma oggi siamo al terzo giorno e vede che bel sole? Tutto sommato -ha osservato- non m'aspettavo un arrivo così pacifico. La città è tranquilla". "Io credo -ha poi aggiunto- che avremo una transizione pacifica. Nei prossimi giorni mi aspetto gesti di responsabilità. Certo, bisogna avere un po' di tempo e il lavoro è ancora duro. Ma sono ottimista". Quanto ai suoi principali rivali, il governo islamista legato del premier autoproclamato, Khalifa Ghwell, "io penso che se ne andranno tutti a Misurata".
Premier ribelle ha lasciato Tripoli
(AGI)