CdV - "La Santa Pasqua e' stata insanguinata da un esecrabile attentato, che ieri, nel Pakistan centrale, ha fatto strage di tante persone innocenti". Questo il grido di Papa Francesco all'indomani della strage avvenuta in un parco giochi a Lahore e rivendicata dai talebani. Nell'attacco - che ha preso di mira la comunità cristiana pakistana - sono morte 72 persone fra cui 17 bambini.
Al Regina Coeli, la preghiera che sostituisce l'Angelus per tutto il tempo pasquale, il Papa ha ricordato che le vittime sono state "per la maggior parte famiglie della minoranza cristiana, specialmente donne e bambini, raccolte in un parco pubblico per trascorrere nella gioia la festivita' pasquale".
"Desidero manifestare - ha detto Francesco - la mia vicinanza a quanti sono stati colpiti da questo crimine vile e insensato, e invito a pregare il Signore per le numerose vittime e per i loro cari". Il Papa ha poi rivolto un "appello alle Autorita' civili e a tutte le componenti sociali di quella Nazione, perche' compiano ogni sforzo per ridare sicurezza e serenita' alla popolazione e, in particolare, alle minoranze religiose piu' vulnerabili".
"Ripeto ancora una volta - ha scandito - che la violenza e l'odio omicida conducono solamente al dolore e alla distruzione; il rispetto e la fraternita' sono l'unica via per giungere alla pace". "La Pasqua del Signore - ha infine auspicato Bergoglio - susciti in noi, in modo ancora piu' forte, la preghiera a Dio affinche' si fermino le mani dei violenti, che seminano terrore e morte, e nel mondo possano regnare l'amore, la giustizia e la riconciliazione". "Preghiamo tutti - ha poi concluso esortando i fedeli - per i morti, per i cristiani, per le minorasnze etniche e religiose di quella nazione".
L'antiterrorismo pakistano ha arrestato 15 persone, tra cui 3 fratelli del kamikaze che si è fatto esplodere a Lahore. L'attentatore è stato identificato come Yousuf Farid, nato l'1 gennaio 1988 e residente a Lahore nel distretto di Muzzafargah. Secondo quanto riferito da un portavoce della polizia, il 28enne ha frequentato una scuola coranica per 8 anni. Il suo documento di identità è stato trovato nel luogo dell'attentato.
Il premio Nobel per la pace Malala Yousafzaï si e' detta "sconvolta per questo assassinio insensato".
Il kamikaze talebano si è fatto saltare in aria al tramonto e ha preso di mira le centinaia di persone che stavano uscendo dal parco per raggiungere le auto dopo aver festeggiato la Pasqua con una giornata all'aria aperta. L'esplosione è avvenuta poco distante da alcune altalene e le vittime sono in gran parte donne e bambini. Il bilancio aggiornato dalla polizia è di almeno 72 morti, tra cui 18 donne e 17 bambini.
Il gruppo talebano Jamaat ul Ahrar ha rivendicato "la responsabilita' dell'attacco contro i cristiani che celebravano la Pasqua", come ha dichiarato il portavoce Ehansullah Ehsan, a un quotidiano pakistano. Il gruppo ha spiegato che l'attacco rientra nell'offensiva "Saut-ul-Raad", "La voce del tuono", che continuerà per tutto il 2016. Nella rivendicazione il portavoce del gruppo talebano Jamaat-ul-Ahrar, ha precisato: "i cristiani erano l'obiettivo del nostro attacco". Secondo la polizia di Lahore gran parte delle vittime e' musulmana.
Il premier pakistano, Nawaz Sharif, ha espresso cordoglio e si è detto "sconvolto" per la perdita di "preziose vite umane". Condoglianze sono state espresse anche dal premier indiano, Narendra Modi. Il premier Matteo Renzi ha twittato che "Il pensiero corre alle piccole vittime pachistane di #Lahore e alla Pasqua insanguinata dalla follia kamikaze #prayforlahore".
(AGI)