Parigi. - Salah Abdeslam aveva i mente un attacco contro una chiesa. Di ritorno da Parigi, il 14 novembre, aveva promesso che "si sarebbe vendicato" progettando, riferisce il 'Journal Du Dimanche', "un colpo grosso... un attacco contro una chiesa". La rivelazione arriva dalle confidenze fatte agli avvocati dai sospetti terroristi arrestati in questi giorni in Belgio.
Quattro persone sospette sono in stato di fermo a Bruxelles
Gli attentati di Parigi del 13 novembre scorso e del 22 marzo a Bruxelles celavano i preparativi per "un grande botto" ad altissimo impatto mediatico. Far saltare in aria una chiesa con i 15 kg di TATP (perossido di idrogeno), l'esplosivo tanto pericolo quanto relativamente facile da produrre, ribattezzato "madre di satana", ritrovato nel covo dei terroristi di Zaventem. Il francese Journal du Dimanche (JdD) cita il legale di uno dei detenuti in Belgio per gli attacchi all'aeroporto di Zaventem e alla metro Maelbeck, che ha causato 28 morti (ultimo bilancio rivisto al ribasso).
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Sono state identificate finora 24 vittime, 14 delle quali in aeroporto e 10 alla stazione della metropolitana. Tredici delle vittime identificate sono cittadini del Belgio e 11 da otto differenti paesi. I feriti sono in tutto 340, 62 dei quali in terapia intensiva. (AGI)