Belgio - Il ministro della Giustizia belga, Koen Geens, ha ammesso che i suoi servizi non esono esenti da colpe nella mancata sorveglianza su Ibrahim el Bakraoui, il kamikaze della strage di Bruxelles di cui la Turchia aveva segnalato al Belgio l'espulsione, l'estate scorsa, ma che poi era finito in Olanda. "Non c'e' stata forse una trasmissione sufficientemente rapida delle informazioni provenienti dalla Turchia, anche a livello belga", ha riconosciuto in una dichiarazione ala testata Villa Politica. Per Geens c'e' stato anzitutto un errore a livello di poliza giudiziaria ma anche da parte dei servizi del ministero della Giustizia si possono supporre mancanze sufficientemente gravi da averlo indotto a presentare le dimissioni, poi respinte, "nell'interesse della stabilita' del Paese". Per il ministro e' evidente che se Barauoi e' stato espulso verso l'Olanda vuol dire che "dal 14 luglio 2015 ci sono stati problemi manifesti di trasmissione di informazioni con gli ufficiali di collegamento belgi". (AGI)