Parigi - Dalla Francia alla Russia, i leader internazionali si stringono attorno al Belgio colpito al cuore dal terrorismo. "Attraverso gli attentati di Bruxelles, e' tutta l'Europa che e' stata colpita", ha dichiarato il presidente francese, Francois Hollande. "Siamo in guerra", gli ha fatto eco il premier francese, Manuel Valls, che stamane ha tenuto un gabinetto di crisi su quanto accaduto a Bruxelles. Alla riunione hanno partecipato anche i ministri dell'Interno, Bernarde Cazeneuve, e quello della Difesa, Jean-Yves Le Drian.
"Con il cuore e con la mente a Bruxelles, Europa", e' stato il primo commento a caldo di Matteo Renzi, su Twitter. "Gli ultimi, gravissimi attentati di Bruxelles confermano tragicamente che l'obiettivo del terrorismo fondamentalista e' la cultura di liberta' e democrazia. Esprimo il mio cordoglio per le vittime e la piu' decisa condanna per gli esecrabili atti di violenza. Va ribadita la ferma convinzione che la risposta alla minaccia terroristica deve trovare saldamente uniti i Paesi dell'Unione Europea", ha dichiarato il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Il ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni, ha chiamato il collega belga Didier Reynders per esprimergli la vicinanza e l'affettuosa solidarieta' del governo e del popolo italiano.
"Un giorno molto triste per l'Europa". Da Amman, il capo della diplomazia europea, Federica Mogherini, ha commentato così i tragici fatti di Bruxelles. Apparsa molto provata, in lacrime, Mogherini al termine della conferenza stampa è stata abbracciata dal collega giordano. Anche il presidente del Consiglio Ue, Donald Tusk, si e' definito "sgomento", sottolineando che "questi attacchi segnano un nuovo punto in basso, da parte dei terroristi, al servizio dell'odio e della violenza". Commossa fino alle lacrime, Mogherini ha parlato al termine dell'incontro con il ministro degli Esteri giordano, Nasser Judeh. "Stiamo conoscendo", ha aggiunto, "il dolore che il Medio Oriente conosce già in Siria e altrove". "Aspettiamo notizie piu' precise, ma e' chiaro che le radici del terrore sono le stesse. Siamo uniti con la sofferenza delle vittime ma anche nel prevenire la violenza".
Anche il cancelliere tedesco, Angela Merkel, ha condannato i "vili attacchi" contro Bruxelles, esortando unità e determinazione. "I vili attacchi di Bruxelles ci devono far stare tutti insieme: solidarietà con le vittime e determinazione contro terroristi", ha scritto il suo portavoce Steffen Seibert su Twitter. Da parte sua, il premier britannico David Cameron ha esortato l'Europa a fare quadrato dopo gli "orrendi" attentati di oggi. "Mai permetteremo a questi terroristi di vincere" ha ammonito Cameron, che aveva appena presieduto una riunione di emergenza del proprio governo. "Siamo davanti a una minaccia terroristica davvero reale, che coinvolge diversi Paesi europei".
Die widerwärtigen Anschläge in #Brüssel lassen uns alle zusammenstehen: Solidarität mit den Opfern + Entschlossenheit gegen die Terroristen.
— Steffen Seibert (@RegSprecher) 22 marzo 2016
Il presidente russo Vladimir Putin, ha definito "barbarica" la serie di attentati che ha sconvolta Bruxelles e ha condannato l'accaduto. "La lotta contro questo male esige la piu' stretta cooperazione internazionale". "Questi attentati non hanno alcuna giustificazione e dimostrano ancora una volta che terrorismo non conosce frontiere e minaccia popoli di tutto il mondo". (AGI) .