Roma - Si sono intensificati negli ultimi giorni gli allarmi per il rischio di un crollo della diga di Mosul, per la cui messa in sicurezza e ristrutturazione è stato firmato oggi il contratto tra la società italiana Trevi e il governo di Baghdad. Proprio oggi il portale internet specializzato "Middle East Eye" riporta l'allarme lanciato da alcuni ingegneri iracheni che avevano curato la progettazione e la realizzazione della diga realizzata su volontà di Saddam Hussein negli anni '80. Domenica scorsa il governo di Baghdad ha ammesso che la struttura potrebbe crollare e ci sarebbero conseguenze fino nella capitale, a circa 400 chilometri dalla diga. Anche l'ambasciata statunitense in Iraq ha pubblicato sul proprio sito una nota nella quale metteva in guardia dai possibili rischi legati al crollo della struttura che potrebbe uccidere fino a 1,5 milioni di persone. Nasrat Adamo, ex ingegnere capo della diga, parlando al quotidiano britannico "The Guardian" ha sottolineato "nessuno sa quando la struttura crollera'. Potrebbe avvenire fra un anno o anche domani". (AGI)