St. Louis (Missouri) - La Johnson & Johnson dovrà versare 72 milioni di dollari (65 milioni di euro) alla famiglia di una 62enne dell'Alabama morta a ottobre per cancro alle ovaie che sarebbe stato legato all'uso prolungato del talco sulle parti intime. Lo ha stabilito un tribunale del Missouri spiegando che 10 milioni di dollari sono a titolo di risarcimento e 62 come sanzione per non aver "avvertito i clienti" ed aver agito "in malafede" sulle possibili complicazioni relative all'uso prolungato del talco. Era stata la stessa vittima, Jacqueline Fox, ad avviare la battaglia legale quando le era stato diagnosticato il tumore nel 2012, spiegando di aver usato la Baby Powder per la sua igiene intima per 35 anni. Dopo tre settimane di dibattimento e quattro ore di camera di consiglio, i giudici della corte statale di St. Louis, Missouri, hanno condannato l'azienda, giudicandola responsabile di frode, negligenza e associazione per delinquere. La multinazionale, che ha sempre respinto le accuse, sta valutando di ricorrere in appello. "Siamo delusi dall'esito del processo", ha detto la portavoce della Johnson & Johnson, Carol Goodrich", siamo vicini alla famiglia Fox ma crediamo fermamente che decenni di prove scientifiche supportino il fatto che il talco e' sicuro". La notizia ha fatto il giro del mondo in poche ore e sui social e' tra le piu' condivise. (AGI)