Roma, - Il fondatore di Microsoft Bill Gates si schiera dalla parte dell'Fbi nella contesa con Apple e sostiene che le società tecnologiche devono fare la loro parte nella lotta al terrorismo. In un un'intervista al Financial Time, Gates non è d'accordo sul fatto che inserire una 'back door' per sbloccare l'iPhone di uno degli autori della strage di San Bernardino possa costiture un precedente pericoloso, come sostenuto da Tim Cook e altri big di Internet. "Questo - dice riferendosi alla richiesta dell'Fbi - è un caso specifico, in cui il governo chiede informazioni. Non chiedono delle cose in generale, ma delle cose in particolare". Secondo Bill Gates la richiesta di aiuto tecnologico dell'Fbi a Apple non è diversa da una richiesta rivolta a una società telefonica o a una banca.
E con l'Fbi si schiera anche il 51% degli americani che ritiene che Apple dovrebbe sbloccare l'iPhone di uno dei terroristi della strage di San Bernardino. Lo rileva un sondaggio del Pew Reserche Center, un think tank Usa nonprofit che fornisce informazioni su problemi sociali, opinione pubblica e andamenti demografici negli Stati Uniti e nel mondo. Secondo l'istituto solo il 38% degli americani è d'accordo con la decisione del ceo di Apple, Tim Cook di opporsi alla richiesta dell'Fbi e l'11% non si esprime. Tra gli americani che detengono un iPhone il 47% non è d'accordo con Apple, mentre il 43% lo è e ritiene che sbloccare l'iPhone del terrorista danneggerebbe la sicurezza degli altri possessori di iPhone. (AGI)