Damasco - Decime di camion con aiuti umanitari sono entrati ieri nelle città assediate in Siria, primo consistente aiuto umanitario dopo l'accordo di Monaco che chiedeva appunto l'accesso immediato dei convogli. Martedì, nel corso della sua visita lampo a Damasco, l'inviato speciale dell'Onu, Staffan de Mistura, aveva esplicitamente sollecitato al regime il 'via libera', suscitando tra l'altro l'irritazione del governo, che lo aveva accusato di star deviando dal suo ruolo di mediatore. La Croce Rossa ha annunciato che i camion carichi di aiuti sono entrati a Moadimayet al-Sham, vicino Damasco, che trasportavano 8.800 sacchi di farina, 4.400 razioni di cibo, alimenti energetici e farmaci e attrezzature ostetriche. Una fonte giornalistica ha testimoniato anche l'ingresso di tre camion a Madaya, la citta' assediato da mesi dall'esercito di Bashar al-Assad. Yacoub El Hillo, coordinatore umanitario Onu per la Siria, ha aggiunto che i camion hanno raggiunto anche Fuaa e Kafraya, nella provincia di Idlib, circondate dai ribelli. "Ne entreranno altre decine" a Madaya, Fuaa and Kafraya, ha aggiunto, "stiamo per concludere l'operazione". Secondo l'Onu, gli aiuti raggiungeranno 93mila persone (le persone che vivono nelle citta' assediate siriane, sono circa mezzo milione, stime Nazioni Unite). A Madaya, dove diverse persone sono morte di fame nelle ultime settimane, è arrivata anche una clinica mobile. Secondo l'Ufficio per gli Affari umanitari dell'Onu, dovrebbero arrivare aiuti anche al settore della città di Deir Ezzor controllato dal regime e assediato dai jihadisti dell'Isis, dove finora gli aiuti sono arrivati dall'alto, lanciati dagli aerei russi e siriani. (AGI)