Washington - Il gruppo di miliziani armati che occupa da 40 giorni alcune strutture del governo all'interno di un parco naturale nell'Oregon ha promesso di abbandonare il rifugio dopo che l'Fbi nella notte americana aveva circondato l'area. Dopo ore di intensi negoziati trasmessi in diretta e seguiti da migliaia di persone su Internet, i quattro miliziani che ancora resistenvano all'interno hanno promesso che abbandoneranno il rifugio disarmati alle 08:00 ora locali (le 17 in Italia).
L'assedio cerca di mettere fine a un'occupazione iniziata il 2 gennaio, quando un gruppo di 'patrioti' ha preso il controllo di un edificio della riserva naturale di Malheur, alla periferia di Burns, una cittadina dell'Oregon, nell'ambito di una protesta nata in appoggio a due piccoli proprietari terrieri condannati per aver acceso falò non autorizzati in un terreno rurale del governo. La protesta è dilagata perché molti allevatori contestano che le nuove leggi di protezione ambientale mettono a rischio la loro professione e vogliono difendere il diritto per i loro animali di pascolare sui terreni federali. A gennaio alla protesta si erano uniti molti allevatori, provenienti da tutto il Paese, ma lo il 27 di quello stesso mese il leader dei rivoltosi, Ammon Bundy, è stato arrestato dagli agenti federali e lui stesso 24 ore dopo ha chiesto ai suoi seguaci di abbandonare il luogo. In quell'occasione nello scontro a fuoco con polizia e Fbi rimase ucciso un militante armato. Secondo il quotidiano locale 'The Oregonian', all'interno rimangono solo quattro persone, che comunque non sono più nell'edificio ma si sono accampate all'aria aperta: David Fry, arrivato dall'Ohio; Jeff Banta, di Elko (Nevada); e una coppia sposata, Sean e Sandy Anderson, di Riggins (Idaho).
(AGI)