Concord (New Hampshire) - "E' cominciata una rivoluzione politica, con la partecipazione di cittadini che non hanno fatto mai politica prima". Bernie Sanders ha assicurato che il New Hampshire ha inviato un "messaggio che risuonerà da Wall Street a Washington, dal Maine alla California: la gente chiede un cambiamento reale". Un messaggio che "invieremo insieme: il governo del nostro grande Paese appartiene a tutto il popolo e non solo a un pugno di miliardari". Il senatore del Vermont ha assicurato che l'alta partecipazione alle primarie del New Hampshire dimostra che la sua campagna "coagula l'entusiamo necessario al partito per vincere a novembre". "Ciò che è successo la settimana scorsa in Iowa e che si è confermato oggi in New Hampshire è una rivoluzione politica che unirà milioni di persone", ha assicurato parlando dalla località di Concord.
"Unirà bianchi e neri, latine, americani di origine asiatica, eterosessuali e gay, uomini e donne, nativi negli Usa e immigrati", ha aggiunto, assicurando che da questo secondo appuntamento delle primarie arriva "un messaggio politico all''establishment' economico e mediatico". Sanders, che ha finora puntato molto sulla lotta alla corruzione, ha assicurato che in Nevada e South Carolina, dove Hillary Clinton parte avvantaggiata, puntera' anche su altri temi: "Dobbiamo regolare il nostro sistema migratorio e creare un cammino per 11 milioni di persone che vonono nell'obra", ha spiegato, promettendo anche "mettere fine alla disgrazia di questo Paese che ha un numero di detenuti piu' alto di qualsiasi altro Paese al mondo, e la maggioranza sono afroamericani e ispanici, in modo sproporzionato". Quanto alla politica estera, il senatore ha assicurato che gli usa "non possono essere la polizia del mondo" e ha ricordato che nel 2003 voto' in Senato contro la guerra in Iraq, al contrario di Clinton. "Come presidente difendero' questo Paese ma lo faro' responsabilmente", ha detto. (AGI)