Londra - Fare fortuna vendendo aria pulita della campagna britannica a un abitante dell'inquinatissima Pechino: non è crudele ironia ma il business redditizio messo in piedi da un giovane britannico. Il 27enne Leo De Watts imprigiona fresca aria di campagna in bottiglie sigillate per poi rivenderla a caro prezzo a cinesi benestanti, costretti a inalare fumi pestilenziali nelle loro città.
Stando alla Cnn, per 80 sterline (oltre 100 euro) sono in tanti disposti a comprare 580 ml di aria pulita proveniente dall'Inghiterra e dal Galles. Le squadre di lavoratori della Aethaer, la società messa in piedi da De Watts, si ritrovano all'alba per i campi con i loro vasi di vetro da riempire e spedire in tutto il mondo. Per la provenienza, contano anche le richieste particolari dei singoli acquirenti, come ha spiegato lo stesso fondatore in un video: "qualche volta sulla cima di una montagna, altre nel fondovalle". Una volta aperto il barattolo, l'aria britannica si disperde nel giro di pochi secondi, ma sembra che molti non svitino mai il tappo, tenendolo esposto come novità in casa, uno status symbol per chi se lo può permettere.
Per il Capodanno cinese, che si festeggia in questi giorni, la compagnia ha lanciato un set di 15 vasi da regalo per la 'modica' cifra di 888 sterline, più di mille euro. Il giovane britannico, che vive a Hong Kong, ha avuto un eccellente tempismo: nel dicembre scorso, per la prima volta, le autorità di Pechino hanno ammesso la gravità del livello di inquinamento raggiunto nella capitale, ordinando la chiusura delle scuole e il blocco del traffico. I primi a lanciare l'idea sono stati comunque i canadesi: la Vitality Air pochi mesi fa aveva lanciato sul mercato barattoli di aria fresca delle Montagne Rocciose, a una cifra però di gran lunga inferiore a quella britannica: 'solo' 14-20 dollari per respirare aria pura. (AGI)