Londra - Per la prima volta la Gran Bretagna ha dato il via libera a un programma di ricerca che prevede l'utilizzo di embrioni umani geneticamente modificati. La Human Fertilisation and Embryology Authority (HFEA), l'autorita' che regola il campo della fecondazione assistita ed embriologica, ha approvato la richiesta della scienziata Kathy Niakan che condurra' i suoi studi pressoil Francis Crick Institute di Londra con l'obiettivo di arrivare a una comprensione piu' profonda di cosa accade nei primi momenti della vita umana. Gli esperimenti inizieranno nei primi sette giorni dopo la fecondazione e i risultati potrebbero spiegare cosa va storto nei casi di aborto spontaneo. Rimane, invece, il divieto di impiantare questi embrioni in una donna. Gli esperimenti potrebbero iniziare nei prossimi mesi. Si tratta di una delle prime autorizzazioni di manipolazione di embrioni umani, dopo un primo tenmtativo cinese all'inizio del 2015.
"Modificare geneticamente un embrione umano per studiare cosa succede nei primi giorni del suo sviluppo ci permettera' di capire cosa possiamo fare per prevenire gli aborti spontanei, un problema molto diffuso e importante" ha spiegato all'AGI il genetista Edoardo Boncinelli, "Sappiamo che non tutti gli embrioni portano alla nascita di un bambino. Molti non si sviluppano - ha detto Boncinelli - e muoiono nei primissimi giorni. La ricerca britannica ci consentira' di far luce su cosa puo' andare storto e cosa impedisce la nascita di un bambino". Per il genetista questo tipo di ricerca e' "di base" e non avrebbe nulla a che vedere con l'eventualita' di far nascere bambini "su misura". "Studiare per cercare di capire qualcosa non e' mai sbagliato", ha precisato Boncinelli. "Che poi un giorno la scienza ci condurra' verso la creazione di bambini geneticamente modificati non lo possiamo escludere", ha continuato. "Non possiamo sapere se questa ricerca sara' l'inizio di qualcosa, ma prima poi qualcuno portera' avanti una ricerca che ci condurra' alla nascita di bambini 'su misura'", ha concluso. (AGI)