Gerusalemme - Gli Stati Uniti e la Gran Bretagna, a partire dalla fine degli anni '90, sono riusciti a violare i sistemi di volo e comunicazione dei droni e dei caccia del loro principale alleato il Medio Oriente, Israele, spiando ogni loro mossa. E' quanto rivela lo Yediot Aharonot citando documenti ottenuti tramite la talpa dell'Nsagate, Edward Snowden.
L'operazione, nome in codice "Anarchist", iniziò nel 1998 a Troodos, una base britannica sulle monyagne di Cipro, e da una centyrale d'ascolto della Nsa a Menwith Hill nell'Inghilterra settentrionale.
Lo Yediot, ricordando che l'articolo è stato soggetto alla censura militare prima di essere pubblicato, non fornisce molti dettagli ma conferma che di fatto britannici e americani avevano "un posto virtuale" nella cabina di pilotaggio. Ossia sui loro schermi a terra appariva in tempo reale ciò che il pilota stava vedendo nell'"head up display" (il mirino elettronico con tutte le informazioni di volo e radar) ogni volta che gli F-16 israeliani, ma fabbricati negli Usa, tracciavano un potenziale bersaglio.
Lo stesso valeva per i droni quando andavano in missione sull'Iran o in altri luoghi sensibili.
Una fonte militare ha dichiarato che in sintesi Washington e Londra "approfittavano dell'intelligence israeliana ed erano in grado di vedere tutto ciò che vedevano gli israeliani".
(29 gennaio 2016)