Baghdad - I raid aerei della coalizione internazionale contro lo Stato islamico hanno raso al suolo l'edificio del Comune di Mosul, capoluogo della provincia settentrionale di Ninive e ultima roccaforte degli jihadisti in Iraq. Secondo quanto riferiscono testimoni citati dall'agenzia 'al Maloma news agency', "la coalizione internazionale ha compiuto all'alba diversi raid su Mosul, bombardando e distruggendo completamente l'edificio del Comune, che custodisce le mappe dettagliate e i documenti catastali della citta'". Le stesse fonti riferiscono che l'edificio "non e' il quartier generale militare di Daesh (acronimo arabo di Stato islamico in Iraq e in Siria) ne' la residenza dei suoi leader". Lo scorso 30 dicembre i raid compiuti dagli aerei della coalizione internazionale impegnata in Iraq hanno distrutto completamente la cosiddetta "Corte della Sharia" dello Stato islamico a Mosul, situata in prossimita' del secondo ponte orientale della citta'.
Attualmente Mosul e' la piu' grande citta' irachena occupata dall'Isis, che la controlla dal giugno 2014. Da tempo le autorita' locali e le forze della coalizione internazionale guidata dagli Usa stanno preparando le operazioni militari per liberare la citta'. Il 28 dicembre dopo mesi di assedio da parte dell'esercito iracheno, il governo di Baghdad ha ufficializzato la conquista della citta' di Ramadi, divenuta insieme a Sinjar un simbolo della lotta contro lo Stato islamico e della possibilita' di sconfiggerlo sul campo di battaglia. Parlando ai media il premier iracheno Haider al Abadi ha dichiarato: "Il 2016 sara' l'anno della grande vittoria finale, quando terminera' la presenza di Daesh in Iraq", ha detto il premier iracheno. Nel suo discorso pronunciato in occasione dell'annuncio ufficiale della presa di Ramadi, Abadi ha inoltre sottolineato che l'esercito sta "giungendo a liberare Mosul". (AGI)
(14 gennaio 2016)