Colonia - Femministe, destra islamofoba, sinistra: in una Colonia blindata, e ancora scossa per l'ondata di violenze sessuali di Capodanno, sfilano oggi cortei diversi e contrapposti. Le prime a scendere in piazza sono state le femministe: intorno a mezzogiorno circa 500 donne si sono raccolte sulla scalinata della cattedrale cittadina per manifestare contro la violenza sessista e il razzismo. Le signore, con fischietti a tamburelli, hanno esposto cartelli con su scritto "No significa no. E' la legge!" e "Proteggete le nostre donne e i bambini". "Vogliamo sentirci di nuovo in sicurezza. Sono qui per tutte le madri, le figlie, le nipotine e le nonne che si vogliono muovere in tutta sicurezza", ha spiegato la 57enne musicista, Martina Schumeckers, una delle organizzatrici dell'adunata. Alle due del pomeriggio avra', invece, inizio il corteo degli islamofobi di Pegida. Lontano dalla roccaforte di Dresda, i 'Patrioti Europei contro l'Islamizzazione dell'Occidente' hanno convocato una manifestazione proprio dinanzi alla stazione di Colonia, ispirata dallo slogan "Pegida protegge". Nella sua pagina Facebook, il movimento creato nell'autunno del 2014 assicura di non voler "strumentalizzare" i furti e le violenze sessuali della notte di San Silvestro. Ma il suo fondatore, Lutz Bachmann, posava sorridente nei giorni scorsi nel suo account su Twitter con una maglietta che proclamava "Rapefugees not welcome', gioco di parole con il messaggio di benvenuto ai migranti che pero' allude contemporaneamente all'accusa di essere violentatori. Alla manifestazione di Pegida dovrebbe unirsi anche il gruppo locale di estrema destra Pro NRW mentre faranno da contraltare i collettivi di sinistra "Colonia contro la destra", a testimonianza della dimensione ormai fortemente politica che la vicenda ha assunto nella citta' occidentale e nell'intera Germania. Centinaia, infine, gli agenti schierati nel centro e soprattutto attorno alla stazione: dopo le polemiche sulla gestione della sicurezza a Capodanno e il pensionamento forzato del capo della polizia, le forze di sicurezza non possono permettersi altri scivoloni. (AGI)
(9 gennaio 2016)