Bamako - Una missionaria svizzera è stata rapita a Timbuctù nel nord del Mali da uomini armati. Lo riferiscono i media svizzeri, specificando che il Dipartimento federale degli Affari esteri non ha ancora ne' confermato ne' smentito la notizia, confermata invece da un portavoce dell'esercito maliano, Souleymane Maiga. La donna, sequestrata la notte tra giovedi' e venerdi' nella sua abitazione, e' stata identificata come Beatrice Stockly, di Basilea, ed era gia' stata rapita nel 2012 a Timbuctu e venne liberata solo grazie alla mediazione delle autorita' del Burkina Faso. Nello Stato, ex colonia francese, è in corso una guerra civile iniziata a marzo del 2012 con il nord controllato da Movimento Nazionale di Liberazione dell'Awazad (i tuareg), poi sopraffatto da forze islamiste come Ansar Dine, al Qeeda nel Maghreb Islamico e il Mujao (Movimento per l'Unicita' e il Jihad nell'Africa). A gennaio 2013 su iniziativa delle Francia fu lanciata l'operazione Serval per concquistare il controllo del nord del Paese, dove però restano ancora attive sacche di resistenza. (AGI)
(8 gennaio 2016)