Bruxelles - In Belgio due persone sono state arrestate nell'ambito di un'inchiesta per terrorismo, non collegata agli attentati di Parigi: i due, secondo gli inquirenti preparavano attentati. Lo riferisce la stampa locale. Tra domenica e lunedi' sono state compiute perquisizioni nella regione di Bruxelles, nel Brabante Fiammingo e a Liegi. L'inchiesta, ha reso noto l''ufficio del procuratore federale, ha permesso di "portare alla luce gravi minacce di attacchi per colpire luoghi emblematici di Bruxelles e che sarebbero stati commessi durante le feste di fine anno".
Spari a un posto di blocco a Bruxelles
Nel corso delle perquisizioni, sono state fermate sei persone e due poste n stato di arresto; non sono state trovate armi ed esplosivi, ma materiale informatico, attrezzature di addestramento militare e materiale di propaganda dell'Isis. Secondo alcuni media, nel mirino dei presunti attentatori c'era la polizia, in particolare il commissariato generale situato in prossimita' della Grand Place. La procura non ha confermato questa informazione, ma il livello di allerta dei commissariati di polizia a Bruxelles e' stato elevato da 2 a 3.
Ministro dell'Interno "tolleranza zero contro i terroristi" - Tolleranza zero e più misure contro i combattenti stranieri, rafforzamento della presenza della polizia federale, intensificazione del monitoraggio dei fatti di criminalità, lotta contro l'economia sommersa. Queste le misure che il governo federale belga intende mettere in atto per rispondere alla minaccia terroristica. Il giro di vite in Belgio è stato annunciato dal ministro dell'Interno, Jan Jambon, dopo gli arresti delle ultime ore. Si tratta, come li ha definiti, dei "quattro assi" attorno a cui ruoterà l'azione di contrasto. In particolare, ha spiegato Jambon, "si predisporranno azioni specifiche a partire da Molenbeek", la municipalita' di Bruxelles dove si ritiene viva la parte più integralista della comunità islamica di Bruxelles, e da dove proveniva Salah Abdeslam, uno dei principali responsabili degli attacchi di Parigi del 13 novembre. Misure di controllo e contrasto, ha assicurato Jambon, verranno prese, anche nei comuni di Anderlecht, Saint-Gilles, Molenbeek, Schaarbeck, Saint-Josse e il centro di Bruxelles.
Tra gli islamici del Belgio i terroristi riscuotono più simpatie del previsto, ha sottolineato Jambon, parlando ai media nazionali. "Il sostegno per i terroristi, nelle comunità, è maggiore di quanto pensassi" rispondendo a una domanda sulla fuga di Salah Abeslam, l'uomo ricercato per gli attentati di Parigi del 13 novembre. Per Jambon "se Salah ha potuto nascondersi per così tanto tempo è perché ha sostegno nelle comunità". (AGI)
(29 dicembre 2015)