Mosca, 17 gen. - L'abbattimento del caccia russo da parte della Turchia è stato "un atto ostile" che difficilmente potrà essere superato. E' quanto espresso dal presidente russo, Vladimir Putin, che non vede speranze di riparare i rapporti con l'attuale leadership turca. Nella conferenza stampa di fine anno, il capo del Cremlino ha lamentato che Ankara abbia voluto ingraziarsi Stati Uniti e Unione europea. Non cambia nemmeno la linea con la Siria: "con John Kerry abbiamo parlato del futuro di Bashar al Assad e la posizione della Russia non è cambiata" . "Non saremo mai d'accordo con chi dall'esterno imporrà qualcosa", ha aggiunto ricordando che a decidere il futuro del Paese devono essere gli stessi siriani.
Poi Putin ha rassicurato sulla tenuta economica tracciando un bilancio: le statistiche dimostrano che la crisi economica russa, nel suo complesso, e' superato. Restano per la Russia alcune sfide come la "dipendenza dell economia nazionale da fattori esterni e dall export delle risorse energetiche". Il leader del Cremlino, che si e' presentato davanti alla stampa straniera e russa mentre il Paese si appresta a entrare nel secondo anno di recessione, ha poi aggiunto che a partire dal secondo trimestre del 2005 ci sono stati segnali di stabilizzazione dell attivita' economica. Allo stesso tempo, Putin ha assicurato che gli investitori, capendo la realta' dell economia russa, continuano a manifestare interesse a lavorare nel Paese . (AGI)
(17 dicembre 2016)