Londra - Il fondatore di WikiLeaks Julian Assange sara' interrogato dagli inquirenti svedesi nell'ambasciata dell'Ecuador a Londra, ma non prima del 2016. L'accordo preliminare raggiunto tra i governi di Ecuador e Svezia prevede che il 44enne giornalista australiano, rifugiato dal 2012 nella rappresentanza diplomatica, potra' fornire la sua versione in merito alle accuse di violenza sessuale mossegli nel Paese scandinavo ma senza correre rischi. Assange ha ottenuto asilo politico dall'Ecuador per sfuggire a un'inchiesta su presunti reati a sfondo sessuale che, secondo il fondatore di Wikileaks sarebbero una montatura per peserguirlo per le sue scottanti rivelazioni sui file segreti delle diplomazie di mezzo mondo. Assange teme che, una volta in Svezia, possa essere estradato negli Usa, Paese dove il giornalista e' un 'most wanted', un ricercato di primo livello. Dopoil compromesso tra Quito e Stioccolma, si e' appreso che gli inquirenti scandinavi non riusciranno a venire a Londra entro la fine di dicembre e quindi l'interrogatorio con molta probabilita' slittera' ai primi mesi del 2016. Baltasar Garzon, uno dei suoi avvocati, ha commentato che "e' ora fondamentale che i suoi diritti vengano rispettati" e ha sottolineato che "Assange ha sempre mostrato la sua volonta' di cooperare". (AGI)
(14 dicembre 2015)