"Il deterioramento delle prospettive internazionali ha avuto un forte impatto negativo sull'economia italiana: l'attività economica si è progressivamente indebolita nel 2018, registrando una leggera contrazione - una cosiddetta "recessione tecnica" - nella seconda metà dell'anno". Lo ha affermato il governatore della Banca d'Italia, Ignazio Visco, in un intervento all'Aaron Institute for Economic Policy Conference 2019 sottolineando che a pesare è stato anche il "rallentamento dell'attività in Germania, con cui condividiamo stretti legami economici, e il calo della fiducia delle imprese".
Tuttavia "l'attività economica - ha sottolineato Visco - ha riportato una crescita leggermente positiva nei primi mesi di quest'anno" e "questa tendenza potrebbe continuare, specialmente se il rimbalzo globale nella fiducia degli investitori osservato dalla fine del 2018 procede e continua ad esercitare i suoi effetti anche in Italia".
Ma, secondo Visco, "per recuperare completamente la via della crescita sostenibile, l'Italia deve affrontare i suoi due problemi strutturali principali: la stagnazione della produttività osservata dagli anni '90 e l'alto livello di debito pubblico". L'Italia, quindi, "deve adottare rapidamente una strategia coerente di crescita che combini misure a sostegno dell'innovazione, con quelle per migliorare la qualità del capitale umano", ha concluso.