Le regole non sono chiare, e ancora non si sa quindi se, dopo i ripetuti attacchi, Donald Trump abbia davvero il potere per cacciare dalla stanza dei bottoni Jerome Powell, il presidente della Fed. Il capo della Casa Bianca lo ha definito mercoledì "un incapace", ed è solo l'ultimo di una serie di attacchi. Sia come sia, il presidente Usa, stando ad una legge del 1913 che regola l'attività della banca centrale americana, può in linea teorica rimuoverne i governatori per "giusta causa".
Il busillis è proprio questo: cosa si intende per "giusta causa"? Non può di certo essere ritenuta la politica monetaria che intende adottare Powell, perché in questo modo si minerebbe innanzitutto l'indipendenza della Banca centrale americana. Non è quindi chiaro il campo d'azione di Trump: precedenti infatti non ce ne sono, a nessun presidente della Fed è stato mai dato il benservito.
Ci provò nel 1965, ma senza successo, il presidente americano Lyndon Johnson, in disaccordo con la politica monetaria restrittiva perseguita dall'allora leader della Fed, William McChesney Martin. Alla fine, gli avvocati consigliarono a Johnson di lasciar perdere, perché il disaccordo sugli interventi sui tassi non era da considerarsi appunto un motivo valido. A inizio anno, secondo rumors di stampa, Trump aveva già chiesto ai suoi legali di valutare le possibili opzioni per mettere Powell alla porta. Ma poi la questione venne accantonata.
Ora, se il presidente Usa dovesse impuntarsi, a questo punto non gli resterebbero che due strade: o rimuovere Powell per conferirgli un incarico più prestigioso come accadde a William Miller che venne messo da Jimmy Carter a capo del Dipartimento del Tesoro, o alzare il livello dello scontro ad un punto tale che Powell venga costretto a dimettersi così come accadde nel 1950, quando l'allora numero uno della Fed Thomas McCabe se ne andò dopo uno scontro con l'amministrazione Truman.
Attualmente, questa sembra la strada più improbabile, visto che il presidente della Fed ha già detto chiaramente che anche qualora Trump lo 'licenziasse', non se ne andrebbe "mai". Cosi' la strada di dimissioni forzate sarebbe in salita a questo punto, anche per l'ostinazione di Powell a restare al suo posto e completare il suo mandato che dura quattro anni.
Un'azione di forza, secondo gli stessi consiglieri di Trump, sarebbe controproducente per lo stesso capo della Casa Bianca perché causerebbe panico sui mercati finanziari, e infliggerebbe un duro colpo alla reputazione della Fed e degli stessi Stati Uniti. L'unica strada per rimuovere un presidente della Fed è se viola una legge. Il Congresso dovrebbe trovare una giusta causa per rimuoverlo tramite una procedura complessa e un voto, e peraltro in vista della riconferma o meno di Trump non sarebbe un sentiero percorribile.