Trump avrebbe offerto a Conte la possibilità che siano gli Usa a finanziare il debito pubblico italiano. È quanto ha scritto oggi il Corriere della Sera citando "tre esponenti istituzionali italiani al massimo livello", che avrebbero confidato al quotidiano parte della conversazione avuta tra il presidente americano e il premier italiano in occasione della visita che il secondo ha fatto a Washington tre settimane fa. La notizia ha fatto rapidamente il giro dei siti delle più autorevoli testate internazionali, compresa l'agenzia Reuters, che conferma a sua volta l'indiscrezione, e il Financial Times. Scrive Federico Fubini:
"Donald Trump, racconta il presidente del Consiglio, avrebbe offerto all’Italia un aiuto dagli Stati Uniti per il finanziamento del debito pubblico nel prossimo anno (nel 2019 il Tesoro di Roma deve collocare sul mercato titoli per circa 400 miliardi di euro, di cui 260 a medio-lungo termine). Che questa sia l’indicazione del presidente degli Stati Uniti a Conte lo riportano tre esponenti istituzionali italiani al massimo livello. Conte però non sembra aver spiegato in cosa consista esattamente l’offerta americana e se essa abbia alcuna possibilità di concretizzarsi".
L’amministrazione di Washington però, fa notare l'articolo, "non ha un proprio fondo sovrano e non ha un potere coordinamento su fondi o banche del settore privato". Il tema non è stato oggetto di discussione finora alla Casa Bianca ma "il presidente tuttavia sembra aver davvero segnalato a Conte questa disponibilità ad aiutare il governo sul debito pubblico".
"Non è chiaro soprattutto se, in contropartita alle sue vaghe promesse, l’inquilino della Casa Bianca stia cercando di rompere il fronte europeo nella guerra commerciale che minaccia contro la Germania".
Puntando sul fatto che un'ipotetica uscita dall'Euro, con il supporto finanziario americano, potrebbe essere meno traumatica per l'Italia. L'offerta di Trump inoltre farebbe il paio con la fine del programma di acquisto di titoli di stato da parte dell'Unione europea (Quantitative easing) previsto per il prossimo dicembre 2018.