L'Italia è determinata "a proseguire sul sentiero della riduzione del rapporto debito/Pil". Il ministro dell'Economia, Giovanni Tria, a Bali per l'assemblea annuale del Fondo monetario internazionale, tenta di rassicurare i partner sulla stabilità dei conti pubblici italiani. Non è mancato però un nuovo richiamo dell'istituto di Washington secondo cui la manovra italiana va "in direzione opposta" rispetto ai suoi suggerimenti.
I colloqui con Moscovici e Mnuchin
Giornate dense per Tria in Indonesia. Mentre a Roma i tecnici sono al lavoro per definire l'articolato del Dl Fiscale e del Ddl di Bilancio da presentare in consiglio dei Ministri lunedì prossimo, il ministro si è incontrato con il commissario Ue agli Affari economici, Pierre Moscovici. Un colloquio cordiale, riferiscono le fonti, svoltosi in "un clima sereno" e in "un'atmosfera costruttiva", alla ricerca di una soluzione per allentare le tensioni tra Roma e Bruxelles sulla manovra.
Un bilaterale Tria lo ha avuto anche con il segretario al Tesoro Usa, Steven Mnuchin. Nel corso dell'incontro, fa sapere una nota del Tesoro, il ministro "ha illustrato lo spirito e i contenuti della manovra di bilancio per il 2019, mirata al rafforzamento della crescita economica italiana. Ha sottolineato la determinazione a proseguire sul sentiero della riduzione del rapporto debito/Pil e ha confermato l'intenzione di continuare il dialogo costruttivo con la Commissione europea e i paesi membri dell'Eurozona. Ha infine ribadito agli Stati Uniti la volontà di avere un ruolo attivo e positivo nel processo di rafforzamento dell'euro e dell'Unione europea". In un tweet, Mnuchin ha definito "costruttivo" il dialogo con Tria e ha confermato che si è discusso dei fondamentali dell'Italia e degli sforzi del suo governo per aumentare la crescita e ridurre il debito.
Constructive meeting with Italy's Minister of Finance, Giovanni Tria. We discussed the fundamentals of the Italian economy and the efforts of his government to increase growth and reduce the public debt. pic.twitter.com/2qgIHw7MtK
— Steven Mnuchin (@stevenmnuchin1) 12 ottobre 2018
Per il Fmi "non è il momento di rilassarsi"
Dall'Fmi è arrivato però un nuovo avvertimento. "Non è il momento di rilassarsi sulle politiche fiscali", ha detto il responsabile del Dipartimento Europa dell'istituto di Washington, Poul Thomsen. "Siamo d'accordo con la Commissione europea, l'Italia deve rispettare le regole", ha sottolineato il funzionario danese, secondo cui "l'Italia avrebbe dovuto fare più aggiustamenti fiscali in passato". La manovra italiana "va in direzione opposta ai suggerimenti del Fondo", ha incalzato Thomsen, ricordando che per l'Italia si prevede una crescita moderata l'anno prossimo, secondo le stime contenute nel World Economic Outlook. Per Thomsen una deviazione dagli obiettivi di riduzione del deficit di una tale ampiezza "non è corretta", ma si è detto convinto che l'Eurozona abbia gli strumenti giusti per evitare un rischio contagio.
E un invito ai Paesi con alto debito, tra cui ovviamente c'è l'Italia, a rispettare il Patto di stabilità europeo è arrivato anche dal presidente della Bce, Mario Draghi. "La crescita ampia e attualmente in corso", ha detto il numero uno dell'Eurotower intervenendo all'Imfc, sorta di direttivo dell'Fmi, "richiede la ricostituzione dei buffer fiscali. Questo", ha aggiunto, "è di fondamentale importanza nei Paesi in cui il debito pubblico è elevato e per i quali la piena adesione al Patto di stabilita' e crescita è fondamentale per avere bilanci sani".