Il ministro dell'Economia, Giovanni Tria, si è detto fiducioso che il Documento di economia e finanza supererà la verifica della Commissione europea sul nodo del debito pubblico. "Ho buoni motivi per credere che, grazie agli ultimi provvedimenti, alle proiezioni contenute nel Def e all'aggiustamento del deficit strutturale, l'esame sarà superato anche questa volta", ha spiegato in un'intervista al Messaggero.
Tria ha anche sottolineato l'importanza della discesa dello spread sotto la soglia dei 240 punti: "Poi magari risalirà, però è la prima volta da mesi che lo spread rompe quota 240". "I mercati hanno capito che stiamo facendo un buon lavoro, non canto vittoria perché la salita è lunga ma il sentiero è quello giusto", ha aggiunto.
Il ministro ha assicurato che il taglio dell'Irpef ci sarà perché "è un atto di giustizia necessario, soprattutto per i ceti medi che per anni hanno subito gli effetti dannosi di un 'fiscal drag', in particolare negli anni di alta inflazione, da tutti contestato ma che nessuno ha mai provveduto ad attenuare". "Quindi", ha sottolineato, "sicuramente interverremo, il come lo vedremo in autunno". Tria ha liquidato come "fantasiose ricostruzioni giornalistiche" quelle sullo scontro sul Def che ha avuto con i vicepremier Matteo Salvini e Luigi Di Maio.