La manovra punterà al rilancio di investimenti e crescita economica senza "ridurre l'impegno nella riduzione del debito". A spiegare la filosofia a cui si ispirerà la ormai prossima legge di Bilancio è stato il ministro dell'Economia, Giovanni Tria, a un forum di Bloomberg. I tre pilastri dell'azione economica del governo saranno più investimenti, anche pubblici, un taglio delle tasse e la lotta alla povertà: "Gli investimenti pubblici ha detto il ministro - devono tornare a essere il 3% del Pil nel breve termine. Attualmente siamo al 2% ed è un livello troppo basso: è essenziale che gli investimenti pubblici siano al centro della manovra", ha spiegato. Sul fronte della lotta alla povertà e del reddito di cittadinanza, Tria ha sottolineato l'importanza di "risolvere i problemi sociali che hanno portato al bisogno della nascita di questo reddito". Il governo, "nell'ambito del rispetto degli impegni europei traccerà un percorso bilanciato che tenga conto di bisogni sociali e requisiti economici per creare una crescita sostenibile a lungo termine". Più in generale, tria ha assicurato che il governo italiano ha un "orizzonte di legislatura" che mira "a raggiungere una crescita più alta e sostenibile tramite riforme strutturali" che saranno "implementate gradualmente. L'economia italiana sta ancora crescendo, ma a un ritmo più lento e che 'sottoperforma' ancora quello degli altri Paesi europei. Nonostante questo il Paese ha solidi fondamentali". Quanto al fisco, Tria sottolinea che il governo ha un disegno che "va oltre la flat tax: siamo a uno stadio avanzato su un'imposta di reddito personale che ridurrà il carico per la classe media mantenendo un impatto sul budget gestibile".