L'accordo su Tim e il futuro di circa 30 mila lavoratori c'è. Contratto di solidarietà al posto della cassa integrazione e uscite solo volontarie. Questi i risultati strappati dai sindacati all'azienda al termine di una lunga trattativa conclusasi nella notte, con la partecipazione all'ultimo minuto anche del neo ministro del Lavoro e vice premier Luigi Di Maio.
Più nel dettaglio, la cassa integrazione di 12 mesi per 29.736 lavoratori a rotazione per 26 giornate anno su base mensile è stata tramutata in “solidarietà difensiva” pari al 10 % e medesimo meccanismo di una tantum precedente; 4.500 esuberi strutturali sono completamente sono assorbiti dall’utilizzo di strumenti volontari di uscita.
Le uscite volontarie - spiega La Repubblica - sono complessivamente 5.0000 e sono state così articolate:
- circa 1.000 lavoratori saranno collocati in prepensionamento già nel 2018 con l'isopensione (un trattamento a cui accede il lavoratore che sottoscrive un accordo di esodo con prepensionamento a carico dell'azienda. Dal momento in cui smette di lavorare fino a quando matura la decorrenza della pensione, percepisce un importo mensile pagato dall'ex datore di lavoro),
- nel biennio 2019-2020 potranno essere prepensionati i lavoratori che maturano il diritto a pensione entro il 31 dicembre 2024-2025 rispetto ad una base esodabile individuata di massimo 4.000 unità
Contestualmente - riporta Il Fatto quotidiano - è stato preso dalle parti un impegno ad aprire a settembre 2018 un confronto per superare l’attuale regolamento aziendale unilaterale e definire un secondo livello in maniera pattizia mettendo immediatamente al centro la situazione dei livelli inquadramentali, il part time, le dinamiche economiche e normative della parte on field, lo smartworking.
Di Maio "La parola ai lavoratori"
"Ci sarà massima attenzione nel seguire le conseguenze di questo accordo, che dovrà essere approvato anche dai lavoratori con un referendum interno, un principio che sta alla base dei valori della forza politica che rappresento" - è quanto ha detto il ministro dello Sviluppo e del Lavoro Luigi Di Maio, secondo il Corriere della Sera.
"Riteniamo importante che siano state accolte le richieste delle sigle sindacali e che l’azienda si sia resa disponibile ad accettare un compromesso soprattutto, siamo soddisfatti del fatto che ci sia la disponibilità a individuare una formula per azzerare gli esuberi e, in ultima istanza, utilizzare strumenti non traumatici così da evitare di far piombare i lavoratori in situazioni difficili. Ancora – ha concluso il ministro del Lavoro - è importante il fatto che saranno creati tavoli per valutare la buona attuazione dell’accordo. Oggi abbiamo affrontato e risolto uno degli aspetti del nuovo piano industriale dell’azienda, sarà nostra priorità verificare la sostenibilità di questo piano industriale collaborando con le parti”.
Genish ringrazia il ministro
A Di Maio si è rivolto direttamente l'ad della compagnia telefonica, Amos Genish, scrive ancora Repubblica: "Siamo particolarmente soddisfatti per questo accordo raggiunto con le associazioni sindacali. Voglio ringraziare i rappresentanti nazionali e territoriali delle associazioni che hanno dimostrato una volta di piu' di avere a cuore le sorti dell'azienda e del piano strategico digitim come dei lavoratori. Un particolare ringraziamento va al ministro Luigi Di Maio per il sostegno che ha dimostrato nelle fasi finali del negoziato. Spero di poterlo incontrare quanto prima per affrontare i vari temi di impegno comune".