Alcuni di voi avranno visto Okja, la pellicola prodotta da Netflix, e presentata all'ultimo Festival di Cannes, incentrata su una razza di 'supermaiali' mutanti prodotti dall'industria alimentare. La realtà, stavolta, aveva preceduto la fantasia: già due anni fa scienziati sudcoreani e cinesi erano riusciti a creare in laboratorio una razza di suini modificati geneticamente con una massa muscolare doppia rispetto al normale. L'associazione animalista Peta asserisce che questa razza sarebbe quella allevata dall'azienda agricola cambogiana Duroc, che sulla propria pagina Facebook ha pubblicato foto e video del bestiame. Ma sarà davvero così?
I video hanno suscitato forti controversie sui social network. Gli animali faticano a camminare e persino a sollevare la testa. A spingere la Peta ad asserire che gli animali appartengano alla razza geneticamente modificata in Cina e Corea è che la Duroc, oltre alla carne, vende anche kit per la riproduzione con sperma e pene artificiale. Da ciò, sostiene, l'associazione, si evincerebbe che la muscolatura dei maiali non sia tale a causa di steroidi o trattamenti ormonali.
Se i "maiali-Hulk" fossero quelli creati in laboratorio nel 2015, sarebbe nondimeno una notizia. Dei 32 esemplari prodotti, ricorda il Mirror, solo 13 vissero più di otto mesi e solo uno risultò in buone condizioni di salute. Inoltre, la vendita di animali geneticamente modificati per il consumo non è mai stato approvata da nessuna parte nel mondo. A non consentire di escludere del tutto questa possibilità sono però le vaste sacche di illegalità del mercato cinese.
L'ipotesi più probabile è però un'altra: i 'supermaiali' cambogiani potrebbero essere il semplice frutto di un'accurata selezione, esattamente come le famose mucche della razza 'Belgian Blue'. Genetica o no, l'obiettivo sarebbe però sempre lo stesso: soddisfare la crescente domanda cinese. Pechino è infatti il primo consumatore mondiale di carne suina.